4 Dicembre 1988 - Empoli - COSENZA 1-1 (Striscioni rubati)
Un confronto fra due tifoserie che non hanno niente l'una contro l'altra. Ognuno fa il proprio tifo. La curva Sud è abbastanza gremita dato che siamo reduci da due anni di serie A mentre i cosentini sono abbastanza numerosi nella nord. La maggior parte giunge dall'Italia centrale con studenti e emigrati (campeggia lo striscione Università Pisa).
Verso la fine iniziano gli sfottò. Fuori ci sono momenti di tensione con lanci di sassi, ma niente di particolare.
Alcuni di loro sono in treno e vengono scortati. Molti sono con le auto. Sulla statale c'è un battibecco fra un gruppo che ha l'auto al palazzo dell'Esposizione e alcuni ultras empolesi. Numericamente in eguale misura (3-4) si affrontano con qualche pugno che vola. Ad uno dei cosentini viene tolto di mano uno zaino che si apre e lascia srotolare un grosso striscione. Uno degli empolesi alla vista dello striscione lo afferra e fermato un ragazzino col motorino si dilegua con lo striscione svolto che cade da tutte le parti. Un cosentino fugge in centro ma viene trovato e viene tenuto "in ostaggio" e portato a spasso per il Giro per un paio di ore prima di lasciarlo andare. Il bottino di guerra era lungo circa 20m (Brigate Rossoblu) ed era uno degli striscioni più vecchi e simbolo per i cosentini.
Il giorno dopo riceviamo una telefonata da Cosenza che più o meno intimidatoria chiede un cambio fra i nostri e il loro striscione. Nella notte i cosentini erano penetrati nello stadio e avevano portato via tre striscioni che venivano sempre lasciati attaccati (non Rangers che dopo il fatto dei pistoiesi veniva sempre portato via) ma Desperados, Hooligans e Mods. Le trattative andarono avanti per settimane, si arrivò quasi a fissare un duello rusticano fra cinque rappresentanti scelti fra i due gruppi, a Firenze, mentre loro andavano in trasferta al nord. Ma la domenica in casa i cosentini attaccarono gli striscioni empolesi rubati e così, visto ormai che li avevano messi fuori e fatti perciò vedere a tutti lo scambio saltò e nessuno volle più contrattare con loro.
La domenica dopo giocavano a Empoli i loro acerrimi nemici della Reggina. Per fare dispetto ai cosentini fu deciso, e forse fu un errore (ma così vollero fare coloro che lo avevano preso) di dare lo striscione a loro in cambio di qualche sciarpa. Prima venne appeso in Curva Sud (foto), poi fu portato in Nord e dato alla ventina di reggini presenti. Erano contentissimi e ci avrebbero dato chissa che cosa in cambio di quel regalo. Qualche mese dopo però circolavano voci che lo striscione era tornato a Cosenza, dato in cambio degli striscioni che i cosentini erano andati a rubare nel magazzino ai reggini e per poter poi fare scambio con il loro. Degli striscioni empolesi non si è saputo più niente, Desperados sembra che sia stato usato per fare sul retro uno striscione del Cosenza
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