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Verso Livorno-Inter
18 Febbraio 2006 - letto 2174 volte
Pentito, pronto a ripartire, convinto di aver subito un danno con la squalifica, fiero sempre e comunque del suo modo di essere. Domani Roberto Mancini la partita con il Livorno la vedra' dalla tribuna dopo lo stop forzato imposto dal Giudice Sportivo. Una punizione ingiusta secondo il tecnico dell'Inter che pero' e' consapevole di aver esagerato nel dopopartita.

Si parte dalle scuse: "Ormai Inter-Juventus e' acqua passata - dice - A questo proposito, pero', ci tenevo a scusarmi pubblicamente con societa', squadra e tifosi dell'Inter per la mia squalifica. Ho mancato di rispetto a loro e, per questo, mi scuso pubblicamente. Anche se poi non ritengo giusta la squalifica perche' non e' accaduto nulla con l'arbitro. e' successo tutto per un'altra cosa, nel sottopassaggio (il riferimento e' alle polemiche con Bettega ndr). Ma, come ho gia' detto, la partita con la Juventus e' passata e ora noi dobbiamo pensare solo alla gara contro il Livorno".

Qualcuno dice che Mancini e' ancora troppo calciatore..."Non m'interessa, e' solo gente che parla per invidia. Sono successe cose che, a volte, possono capitare, anche se non dovrebbero mai capitare".

Come esce, moralmente, dalle sconfitte con Fiorentina e Juventus? "Bene. Credo che, quando si fa l'allenatore, e' tutto semplice quando le cose vanno bene. Quando si perde, invece, si puo' essere un po' arrabbiati, ma dura un giorno. Il pensiero deve passare subito ad altro ed e' importante cercare le cose positive che sono fatte. e' inutile pensare troppo al passato, se non per considerare gli errori commessi e correggerli".

Radiomercato gia' vocifera che la sua panchina potrebbe essere in bilico..."Proprio adesso che hanno messo le sedie nuove...Scherzi a parte, e' il rischio degli allenatori quando non vincono, ma questo e' il rischio di tutti, non solo il mio. Lavoro sempre per vincere e spero di riuscirci. La cosa piu' importante, quando si lavora, e' cercare di farlo al massimo senza pensare di non aver fatto tutto quello che si sarebbe potuto fare per vincere".

E' un fatto che pero' l'Inter fallisca sempre nei momenti decisivi: "Nei due anni nei quali ho allenato l'Inter non abbiamo mai trovato una squadra che ci e' stata superiore a livello di gioco. Al massimo puo' essere capitato una volta, ma la costante e' che l'Inter ha sempre cercato di fare la partita ed ha sempre provato a vincere su tutti i campi. Questa e' la cosa piu' importante. Arrivera' il momento nel quale l'Inter vincera'. Poi e' chiaro che, se arrivi a uno scontro diretto sotto di sei, sette o otto punti, gli avversari affrontano la partita in modo piu' tranquillo. Chi e' dietro ha un po' piu' di pressione perche' e' convinta che la vittoria possa essere l'unico risultato possibile, per questo a volte si puo' sbagliare. Inter-Juventus sarebbe potuta terminare 1-1, la punizione di Del Piero poteva finire sul palo e quella di Recoba in rete. A quel punto avremmo vinto noi, questo per sottolineare che spesso, quando si affrontato due squadre forti, sono gli episodi che fanno la differenza. Infatti, per quanto riguarda impegno e gioco, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi: hanno fatto il massimo per cercare di raggiungere la vittoria".

Resta l'obiettivo secondo posto: "Prima di questi quattro giorni, nei quali abbiamo perso due partite, stavamo facendo molto bene, quindi abbiamo l'obbligo di continuare ad andare avanti su quella strada e cercare di fare il massimo delle nostre possibilita'. Il calcio, a volte, e' strano e non si sa mai quello che puo' succedere. Alla fine vedremo che cosa saremo riusciti a fare. Il nostro pensiero e' sempre quello di migliorare noi stessi. Ora e' importante riprendersi in fretta dopo due brutte sconfitte: dobbiamo dimenticarle e tornare a vincere".

Per le squalifiche di Samuel e Cambiasso e l'infortunio di Veron c'e' un solo dubbio a centrocampo, con Cristiano Zanetti, Stankovic e Pizarro in ballottaggio per due posti.

Resta pero' il caso-Adriano. Ha mai pensato di metterlo in panchina? "Non ci penso nemmeno a mettere Adriano in panchina, e' l'unico che puo' farci vincere, spero si riprenda in fretta, puo' farlo solo giocando, lui ha la mia piu' totale fiducia. Ieri ci ho parlato, e' vero, so che la cosa ha fatto notizia, ma parlo con tutti di solito, e' una cosa che faccio normalmente, nulla di particolare. Puo' aver risentito del freddo? Non credo, comunque tra un po' arriva la Primavera. Sta soffrendo un po' questo momento ma si riprendera'".
Fonte: http:
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