Ultrà in arrivo da Milano
27 Agosto 2007 - letto 4587 volte GENOVA. La mobilitazione rossonera è corsa sottotraccia sul web nel pomeriggio di ieri ma i segnali erano già arrivati, forti e chiari, alla Digos di Genova attraverso i canali investigativi tradizionali. I milanisti organizzati si stanno preparando alla trasferta e domenica, dentro o fuori dallo stadio prima, durante e dopo GenoaMilan minacciano di esserci, a dispetto dellordinanza del prefetto Giuseppe Romano. La chiusura del settore ospiti, la gabbia coni suoi 2080posti, e gli ostacoli posti nella procedura per lacquisto dei biglietti non hanno scoraggiato i supporters più violenti. Tuttaltro. I divieti, a quanto pare, hanno alimentato la sfida. E lamorte di Claudio Spagnolo, il tifoso rossoblù ucciso a Genova dal milanista Simone Barbaglia nel 1995, è una ferita ancora aperta. Un campionato che non perde il vizio dellemergenza: ieri il Cagliari ha invitato i propri tifosi a non andare intrasferta aNapoli permotivi di sicurezza. In prima linea a Genova, secondo indiscrezioni, ci saranno le Brigate rossonere e i Guerrieri. Quelli che non sono riusciti ad accaparrarsi un tagliando, mettendosi in coda al negozio gazebo predisposto allo stadio di Marassi dalla società di casa, confondendosi con i genoani, faranno massa allesterno. I segnali provenienti dal tifo organizzato milanese non vengono sottovalutati dalla questura del capoluogo lombardo. Nemmeno infatizzati. La Digos a ogni buon conto sta in queste ore lavorando con le armi della diplomazia per scongiurare ogni ipotesi di invasione e quindi di contatto tra le tifoserie opposte. Lordine pubblico che doveva essere «flessibile e dinamico», rischia di ritornare nellalveo della solita mobilitazione domenicale. Gli agenti e i militari del Battaglione chiamati a lavorare domenica non sono in numero inferiore al solito. Ma solo oggi, dopo il vertice in Questura fissato per mezzogiorno, si conosceranno le dimensioni delle forze in campo. La partita doveva essere giocata a porte chiuse per evitare un possibile «trionfo dei violenti». E la posizione della Consulta Sicurezza di Genova, che riunisce i sindacati di polizia Sap, Sappe e Sapaf, esprimendosi con durezza e chiedendo interventi forti per garantire la sicurezza ai tifosi e alle forze dellordine. «Il ricatto morale di pochi sembra prevalere inducendo le istituzioni a compiere un passo indietro » dicono i sindacati. Hanno dato vita a un osservatorio che monitorerà durante tutto il campionato lordine pubblico allinterno e allesterno del Ferraris. Un osservatorio che, oltre alle forze di polizia, coinvolgerà gli stessi tifosi e i residenti del quartiere di Marassi (le segnalazioni andranno inviate agli indirizzi email sapstadio@ yahoo.it e sappestadio@ yahoo.it». «Quello di domenica è un provvedimento tampone dicono i segretari regionali di Sap e Sappe, Salvatore Marino e Roberto Martinelli perché si impedisce lacquisto dei biglietti solo a gruppi organizzati, ma non ai singoli». I sindacati di polizia lanciano un appello alle società calcistiche perché utilizzino parte degli ingaggimilionari dei giocatori per investimenti sulla sicurezza e sulmiglioramento degli impianti. Non ci saranno «Non è la festaper la serie A, la faremo con il Livorno» gli 800 ragazzini del Genoa for children. Di GenoaMilan ha parlat oil guardasigilli Mastella: «La sicurezza in campo deve essere garantita dalle società calcistiche». Il presidente federale Abete «spera che sia uneccezione». Matarrese tuona: «Come si fa ad essere daccordo con una decisione così? Ora chiederò al capo della polizia di organizzare unincontro con tutti i prefetti per poter avere e seguire una strategia unica». In serata, in unintervista a Tv7 su Raiuno, è intervenuto anche Marcello Lippi: «Sonodaccordo che Genoa Milan è la prima vera sconfitta di questanno, però mi metto anche nei panni di un prefetto che deve prendersi la responsabilità di far giocare una partita. Non condanno chi ha preso questa decisione, mami famolto dispiacere che il calcio parta con questa sconfitta». Fonte: ilsecoloxix.it Notizie correlate Milan
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