In merito alla terza trasferta vietata alla tifoseria granata da parte dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, tutti i gruppi organizzati CHIEDONO l'intervento ufficiale sia della classe politica neretina che della Società ASD Nardò Calcio affinché tale divieto venga revocato come successo in altre occasioni ed in altre piazze con adeguate prese di posizione presso gli organi competenti.

Siamo al terzo divieto e tutto questo mortifica non solo la tifoseria organizzata ma più in generale l'immagine dei neretini tutti che domenicalmente seguono la propria squadra con passione e correttezza. La nostra tifoseria da anni si contraddistingue per calore e sportività riuscendo a fare numeri irraggiungibili ed invidiabili per la categoria.

Appena tre settimane fa, il salento tutto è rimasto ad ammirare il derby fra Nardò e Casarano svolto di fronte a più di 5000 spettatori ed in un totale clima di accoglienza e sportività nonostante la consistente posta in palio. Il tutto chiaramente è rimasto inosservato all'Osservatorio Nazionale (scusate il giro di parole) capace solo di emanare divieti di fronte a chissà quale segnalazione o relazione. La nostra storia è fatta di passione e sacrifici in nome della nostra Mentalità che ci porta a rispettare chi ci rispetta e a difenderci quando veniamo attaccati. I rapporti con le forze dell'ordine sono sempre stati di rispetto dei ruoli e degli schemi cercando sempre il confronto e mai lo scontro anche quando di fronte ci siamo trovati dirigenti di pubblica sicurezza incompetenti o ancor peggio compiacenti come a Battipaglia. Abbiamo sempre mantenuto la calma e non abbiamo mai attaccato se non venivamo attaccati.

In dieci anni gli incidenti che hanno visto coinvolta la nostra tifoseria sono stati minimi se non nulli e sia chiaro che stiamo parlando di una tifoseria calda e numerosa. Cerchiamo e riusciamo a far crescere i più giovani nel rispetto dei ruoli e delle istituzioni senza demonizzare la figura di alcuno come capo espiatorio di una repressione senza senso ne logica, anzi facendo autocritica ed analizzando tutti gli errori del mondo ultras. Abbiamo accettato a malincuore il primo divieto a Capriati, abbiamo subito il secondo a Sant'Antonio Abate ma vogliamo che sia chiaro che non subiremo anche il terzo.

Noi invitiamo la nostra società a farsi sentire in maniera dura presso gli organi competenti. Invitiamo la classe politica ed in particolare il Commissario Prefettizio ad una presa di posizione chiara che vada a tutelare l'immagine di Nardò e dei neretini visto che in altre occasioni gli interventi di sindaci e presidenti sono riusciti a revocare le misure emanate. Lo chiediamo e lo pretendiamo come cittadini di una città che fa del calcio e della Nardò Calcio il suo fiore all'occhiello e che senza motivo vede distruggere l'immagine della propria tifoseria senza giustificazione alcuna.

Aspettiamo l'evolversi degli eventi ma sia chiaro che noi a Grottaglie ci saremo, dentro o fuori il settore poco importa. Ci saremo perché rispettare i divieti, anche quando senza una giusta causa, non porta a nulla. Ci saremo perché la trasferta è vita per gli ultras. Ci saremo perché vogliamo esserci e tifare, anche fuori lo stadio e non vedendo la partita. Ci saremo perché è giusto così ma soprattutto perché e lì il nostro posto!!!!

SOUTH BOYS NARDO' 2002
CLUB FEDELISSIMI
MENTALITA' 1998
MAI DOMI
N.O.S.
VECCHIA GUARDIA

Fonte: portadimare.it