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toro milan vista dai leoni
04 Marzo 2003 - letto 1283 volte

TORO - MILAN

Abbiamo volutamente aspettato alcuni giorni prima di commentare le vicende che sono accadute sabato sera durante l’incontro con il Milan semplicemente perché ci sono voluti alcuni giorni per stemperare l’atmosfera di quella stessa serata, magari ci abbiamo messo troppo tempo per poter riflettere a mente fredda ma per evitare commenti futili e ridicoli ci siamo presi un po’ di tempo. Abbiamo letto molti articoli comparsi sui quotidiani, abbiamo attentamente ascoltato diverse trasmissioni, abbiamo colloquiato e discusso con molte e molte persone.
Sembra che incredibilmente tutti sappiano tutto di tutto!
Solo ora gli addetti ai lavori si sono accorti di quello che sta succedendo attorno al Toro, solo ora qualcuno cerca di far luce nel mondo granata per cercare almeno di trovare un perché di tutto ciò che è successo sabato sera. Molti invece risolvono e semplificano ogni problema additando alcuni ragazzi come colpevoli assoluti di ogni fatto accaduto e riassumono la vicenda in un puro atto teppistico che non ha nulla a che vedere con il mondo del calcio. Noi pensiamo ancor più forte che molta gente piuttosto che parlare a vanvera senza sapere nulla dei retroscena farebbe meglio a stare in silenzio. Troppo facile è rifugiarsi dietro a ridicoli pensieri urlando al pubblico che tutto ciò capita perché la società in generale sta deperendo o che i problemi familiari/domestici si trasmettono facilmente sugli spalti alla domenica. Tutti parlano, commentano e soprattutto giudicano gli atteggiamenti dei loro vicini senza sapere il perché di cosa veramente a portato o spinto uno o più individui a comportarsi in un certo modo. Sono dieci anni che a noi del toro ne capitano di tutti i colori, o se vogliamo dire ce ne combinano. Sono dieci anni che salvo qualche isolata piccola manifestazione il popolo granata è in remissivo silenzio, in attesa che in modo pacifico i problemi si risolvano. Sono dieci anni che ingoiamo bocconi amari senza mai insorgere e cercando il più possibile di rimanere calmi e rispettosi di un comportamento civile. Ma la pazienza umana pensiamo che abbia comunque dei limiti. Coloro che si reputano giornalisti e quindi conoscitori a fondo di ogni problema del nostro calcio hanno detto che pochi teppisti non devono prevalere sulla maggioranza dei veri tifosi e che per una sconfitta non bisogna perdere la testa. Tutte parole perfettamente giuste e corrette ma perfettamente senza valore e consistenza. Tutto quello che è successo sabato non è da imputare ne a pochi teppisti ne ad una mal digerita sconfitta ….. Troppa gente era partecipe …. Volete veramente che vengano enunciate le vicende che hanno portato all’esasperazione una tifoseria intera?
Dalle pagine di questo NS. sito più volte si è sottolineato dell’insofferenza della NS. gente, che se si proseguiva di questo passo sicuramente prima o poi qualcosa sarebbe successo perché ormai tutti erano al limite della sopportazione. Ma siamo in Italia e come in tutti gli altri ambienti non solo sportivi (politici, sociali, ambientali, sanitari, lavorativi ecc. ecc.) solo quando scappa il morto o ci si va molto vicino si corre ai ripari … e di corsa.
In questo Paese, per difetto di tutti noi, si decanta molto la prevenzione ma alla fine si cercano i rimedi opportuni solo quando la barca è ormai bucata e sta per affondare. Da noi per risolvere i problemi di qualsiasi natura bisogna innanzi tutto criminalizzare qualcuno … bisogna trovare per forza il colpevole … nel mondo del calcio poi bisogna essere rapidissimi … bisogna trovare qualche capro espiatorio, processarlo per direttissima, il giorno dopo e condannarlo con una pena severa per dimostrare a tutti che qui da noi, in Italia, la Giustizia funziona …. Ma bene, sbrighiamoci a colpevolizzare qualche tifoso per dieci seggiolini rotti ed un vetro divelto mentre da qualche parte dopo un anno non si sa ancora chi ha ucciso un bimbo con 34 accoltellate o si cerca un criminale che per gioco ha gettato delle pietre da un cavalcavia sulle auto, ma questo non importa …. bisogna far vedere che è giunto il momento di dare un forte giro di vite, poi con calma si analizzano i fatti e grazie alla Legge che ci siamo fatti su misura in qualche modo se ne esce. Adesso naturalmente è il turno di quei ragazzi catturati e resi colpevoli di ogni misfatto del Delle Alpi, certamente sono loro i veri colpevoli …. i veri teppisti ….. eliminati loro tutto ritornerà nella normalità …. puniti questi gli altri si calmeranno spaventati da tanta caparbietà mostrata dalle forze dell’ordine competenti per materia.
I LEONI DELLA MARATONA hanno sempre diffidato da posizioni o atti violenti per denunciare anche le situazioni più scabrose …. rimarremo sempre della stessa idea … ma impensabile è che tutti i ragazzi che fanno parte dei Club organizzati della Curva Maratona o anche coloro che singolarmente seguono il Toro si adeguino a protestare in modo, come Voi definite, CIVILE.
Tornando a quanto è successo sabato sera la tentazione era di lasciare la pagina bianca, di non fare nessun commento, ma nascondersi alle proprie responsabilità non è una nostra abitudine, perché di responsabilità comunque ne abbiamo tutti e parecchie. La serata non era cominciata neppure troppo male, la curva piena, volitiva, addirittura con un impianto di amplificazione per i lanciacori. Striscioni ed alcune bandierine contro la guerra all’inizio della gara hanno accompagnato l’ingresso in campo delle formazioni, poi il solito tifo piuttosto compatto che non è diminuito nemmeno al secondo gol rossonero. Il terzo gol invece ha fatto sussultare la curva, il malumore era nell’aria. E’ stato chiesto di abbandonare il secondo anello e di spostarsi al primo in segno di protesta (come era già successo altre volte), senza immaginare che di lì a poco si sarebbe scatenato l’inferno. Crediamo che nessuno si aspettasse un tale epilogo, che la rabbia potesse esplodere così forte e violenta. In pochi minuti il malumore è degenerato, abbiamo visto persone fino ad allora tranquille e pacate digrignare i denti, arrabbiarsi e adirarsi come non mai. Nel trambusto generale abbiamo notato signori distinti prendere a calci seggiolini e lanciarli verso il campo come estrema protesta …. tutti delinquenti allora … probabilmente esagitati con un sacco di problemi vogliosi di sfogarli e trasformarli in violenza … come dicono in TV! Non crediamo! Solo persone a cui è finita la pazienza e che non ha avuto sul momento altro mezzo se non la violenza contro ignoti! Anche se Cimmi ed il capellone erano distanti anni luce dalla NS. curva e probabilmente dai NS. problemi. La violenza e sempre da condannare, però quella di ieri sera non è stata studiata a tavolino ma bensì è sgorgata come un fiume in piena inarrestabile, coinvolgendo in maniera massiccia la maggioranza dei tifosi, che se non espostasi in prima fila ha sostenuto piuttosto attivamente le incursioni di altri.
Ripetiamo che colpevoli dei fatti accaduti sono tutti, anche i media che per mesi hanno ricamato su un certo immobilismo della curva per poi condannarla ad ogni suo passo, fino al punto di deriderla e farsene gioco con storie strane sui giocatori, sui componenti della società ed altre infamie varie. Troppo facile puntare il dito su una entità impalpabile quale una curva mentre forse fastidioso spiegare alla gente i veri retroscena di tutto ciò che sta accadendo al Toro … troppo rischioso denunciare i giochi sottili che si stanno tramando attorno alla povera maglia granata da ormai troppi anni … troppo pericoloso sottolineare che il Cimmi (o chi la messo li) se ne è sempre infischiato dei tifosi ed ha sempre pensato al proprio tornaconto … e tutto questa meschineria per evitare che una intera città si scateni in una reazione ben peggiore.
Ci si chiede perché i tifosi stiano degenerando sempre di più, facilissima è la risposta! Perché non vengono ascoltati. Sono i tifosi che riempiono lo stadio, fanno le coreografie, cantano per 90 minuti. Senza i tifosi a riempire curve e gradinate cosa sarebbe il calcio? Avete in dieci anni lacerato un giocattolo che durava da un secolo. Avete spezzettato la partita fotogramma per fotogramma per visionarlo alla moviola; avete sovvertito le decisioni degli arbitri con opinabili decisioni date dalla prova TV; avete voluto scovare i giocatori dopati per poi assolverli tutti quando avete scoperto che tutti si facevano; avete sorteggiato e poi deciso ugualmente chi doveva dirigere la partita; avete speso una barca di soldi per ristrutturare stadi e farne altri che la gente non voleva; avete costruito un campionato per pochi eletti, obbligando tutte le altre società ad un ruolo comprimario; avete avvantaggiato in modo smisurato coloro che sono a casa sulla poltrona piuttosto che coloro che si fanno i Km alla domenica per raggiungere il proprio stadio. Non sono state certo idee nostre e non crediamo che centri qualcosa lo spirito sportivo, visto che per salvare le società più in vista si e pure modificato una manifestazione come la Coppa dei Campioni, trasformandola di fatto in un campionato europeo per club pur di ottenere maggiori introiti. Non siamo noi quelli contro cui dovete fare le crociate per diminuire le spese del mondo del calcio ma contro coloro che allestiscono rose di trenta o quaranta giocatori, per poi prestare quelli in esubero a destra e sinistra e richiedere interventi straordinari al Governo, perché la maggior parte delle società è sull’orlo del fallimento. Non siamo NOI che nelle trasmissioni sportive, ci travestiamo da giornalisti e gridiamo al complotto ogni volta che una cosiddetta “grande” subisce un torto arbitrale. Chissà come mai in Europa, dove le nostre squadre non sono “tutelate” prendiamo un sacco di legnate? Come mai un dirigente di un club è anche presidente di lega? Adesso si incomincerà la caccia alle streghe, si processerà gli Ultras, ma chi ferma questi fenomeni di dirigenti? Chi darà delle regole precise a questo “circo” che se portato nel mondo reale sarebbe fallito da un pezzo?

Signori, diciamocelo chiaro … noi non siamo dei santi, ma al vostro confronto siamo dei principianti.

Staff

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