...Olimpico stracolmo per l'epilogo di stagione: scaramucce tra polizia e i pochi tifosi interisti in Curva Nord, poi lunghi applausi per il capo-tifoso della Sud deceduto nei giorni scorsi. L'avvio è pimpante, con due squadre motivate, ben disposte e con energie da spendere. Meglio la Roma che con i suoi giocolieri cerca di dare la svolta. Dopo 30" Totti a Cassano e per poco la Roma non passa. Poi al 4' segna Adriano di testa, ma dopo un fallo su Ferrari. Nuova fiammata romanista al 6': cross dalla destra di Totti, Cassano viene spinto ma riesce a deviare il pallone che scheggia il palo, poi l'azione sfuma. Al 9' Favalli su angolo romanista rischia l'autogol.

Insomma, è un avvio spumeggiante per una gara divertente. Ma poi il ritmo cala e sale in cattedra Adriano, l'uomo del destino, reclamato da Mancini e richiamato dalla nazionale. Al 27' un suo tiro viene deviato da Chivu, poi al 30', da 30 metri, decide di provare una delle sue micidiali bordate. Non gli riesce perfetta, ma Curci dimostra tutta la sua inesperienza: si coordina male, si tuffa un po' in ritardo, tocca appena il pallone che si insacca.

E' la svolta della finale: la Roma comincia ad annaspare, ricorda i suoi trascorsi malinconici di stagione, e non riesce a riorganizzarsi. L'Inter si gasa e chiude il conto presto: al 34' Collina grazia Ferrari di un secondo giallo, poi al 36' ammonisce Chivu e ne deriva una punizione da fondo campo, una sorta di corner corto: Ze' Maria crossa in una difesa allo sbando. Curci non si muove, Adriano annichilisce con il suo movimento Ferrari e di testa raddoppia. La Roma è groggy, l'Inter tiene l'iniziativa e la gara sembra finita già al termine del primo tempo.

Nella ripresa i giallorossi sembrano meno smarriti ma la frittata e fatta e l'Inter, sornionamente, controlla le operazioni. Non è però nello spirito delle squadre di Mancini vivacchiare anche in vantaggio, per cui Adriano e Martini cercano di sfruttare le iniziative del centrocampo. Conti tenta la carta Montella e l'Olimpico si scalda. L'attaccante entra al posto di Virga e ci prova subito, ma la sua conclusione al 15' viene parata da Toldo. E' più concreta la Roma però con un atteggiamento più spregiudicato: al 24' un tiro di Mancini viene rimpallato, poi Montella devia in rete ma era in fuorigioco. Poi spunto di Cassano al 25' ma il suo tiro viene parato. La Roma insiste e ancora Cassano al 36' di testa procura un'insidia, poi al 37' Toldo si salva su Montella.

Sono le ultime fiammate di una gara che non ha più storia. La Coppa Italia prende la direzione di Milano, per la Roma è tempo di archiviare in fretta una stagione da dimenticare.

Fonte: rainews24.rai.it