I ladri dopo le partite della squadra nerazzurra hanno rubato orologi per un valore di oltre 100mila euro. Almeno tredici le vittime dei furti

La maglia nerazzurra dell'Inter per confondersi tra i tifosi e incoraggiare la squadra del cuore. Sono cinque i partenopei arrestati, su ordine di custodia cautelare in carcere, dagli uomini della squadra Mobile di Milano. Almeno 13 i colpi che la banda, secondo gli investigatori, avrebbe realizzato dal 4 al 22 maggio scorso. Otto gli orologi rubati solo l'11 maggio, in occasione della partita Inter-Siena giocata allo stadio San Siro.



Rolex soprattutto, per un valore che complessivamente supera i 100mila euro. Modelli preziosi che variano dai 4mila ai 30mila euro. Sempre identica la tecnica usata dal cinque: uno scooter sposta lo specchietto dell'auto con a bordo la vittima e mentre il conducente lo sistema entra in azione il secondo scooter con a bordo una coppia di malviventi che provvede a portar via il bottino.



E se l'automobilista non cede si è pronti a un altro 'modulo': si attende che l'uomo scenda dall'auto e, sotto la minaccia di una pistola, ci si fa consegnare l'orologio. Tante le vittime lungo le strade che circondano lo stadio milanese, da viale Montecenere alla zona della Fiera, in occasione del derby e dei festeggiamenti dello scudetto nerazzurro, rispettivamente il 4 e il 18 maggio scorso. Almeno 13 le persone derubate, in una occasione il malcapitato è riuscito a mettere in fuga i rapinatori.



Al termine delle indagini, però, a finire in manette è stato l'intero gruppo, tra cui il capo della banda CF 59enne pregiudicato per reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, evasione, rapina e porto abusivo di armi. Per lui, considerato vicino agli ambienti camorristici, le manette sono scattate nella notte a Napoli. Sempre nel capoluogo campano è stato arrestato GA, 23 anni pregiudicato per rapina, con il compito di individuare la vittima del gruppo. Già in carcere PC, 43 anni già finito dietro le sbarre per rapina ed evasione, alla guida dei furgoni noleggiati dalla banda per le trasferte al Nord. Furgoni usati per portare con sè gli scooter rubati con cui mettere a segno i colpi da migliaia di euro.



Raggiunti in carcere da ordine di custodia cautelare anche le mani leste del gruppo: FC, 39 anni con precedenti per ricettazione e porto abusivo di armi, e GT, 31enne pregiudicato per rapina, furto, evasione, resistenza e lesioni. È lui, secondo gli investigatori, il più violento del gruppo: è pronto più volte a puntare la pistola alla testa delle vittime. Gli uomini della Mobile milanese hanno recuperato sei degli orologi rubati, mentre sono stati sequestrati due furgoni e sei scooter usati dalla banda che ora dovrà rispondere di associazione a delinquere finalizzata alle rapine. Nessuna traccia della pistola usata per minacciare le vittime. "Veri professionisti della rapina, veloci e organizzati, - spiega Francesco Messina capo della squadra Mobile di Milano - senza problemi a piazzare la refurtiva". Ladri in trasferta, più che tifosi, sospettati di altre decine di colpi messi a segno nel Nord Italia.

Fonte: ilgiorno.ilsole24ore.com