Parma: Morte del tifoso stadio Tardini: in arrivo maxi-interrogatorio
03 Settembre 2009 - letto 1955 volte Non cè ancora chiarezza sulla morte del 19enne tifoso vicentino caduto dagli spalti dello stadio Ennio Tardini di Parma il 23 maggio scorso. A inizio estate la perizia eseguita su richiesta della Procura ha dato un primo responso: il giovane sarebbe morto per colpa dei tre centimetri che mancherebbero alle protezioni delle balaustre con altezza fissata, per legge, a un metro Ora però gli inquirenti cercano ulteriori elementi e nei prossimi giorni verrà avviato un maxi incidente probatorio in cui verranno interrogati i membri della commissione provinciale di vigilanza sullo spettacolo che, ovviamente, ha competenza anche per le competizioni sportive e gli spazi utilizzati a questo scopo. Della commissione fanno parte le più importanti istituzioni della città: il prefetto, il questore, il sindaco, un responsabile dellunità sanitaria locale e dellArpa, un responsabile dei lavori pubblici. Ne fanno parte anche il comandante provinciale dei vigili del fuoco e altri tecnici che in genere hanno il compito di verificare stabilità e agibilità dei locali fra cui anche un esperto di elettronica ed elettrotecnica per i controlli degli impianti. A quanto pare verranno sentite anche altre persone, esperti e periti forse, che potrebbero aver collaborato a verificare o a confermare lagibilità dello stadio. Lincidente probatorio afferma il procuratore Gerardo Laguardia potrebbe portare importanti ritardi sul dissequestro dellarea nello stadio Tardini. Dovranno prima essere sentite diverse persone. Le indagini sono quindi tuttaltro che chiuse e si attendono quindi importanti sviluppi in merito alla morte del giovane. Vi sarebbero in arrivo diverse iscrizioni nel registro indagati, non ancora formalizzate, per altrettante persone su cui la Procura avrebbe puntato lattenzione e che dovranno rispondere della pesante accusa di omicidio colposo e dellomissione delle norme di sicurezza. Il sostituto procuratore Roberta Licci, a cui sono affidate le indagini, dovrà fare attenzione alla duplicazione dei ruoli che potrebbero essersi verificati al momento dei controlli e al fitto intreccio di leggi attualmente in vigore per le strutture di questo tipo. Per questo motivo, tempo fa, la Procura ha richiesto, oltre alle verifiche tecniche, una consulenza da parte dei periti per orientarsi nel dedalo di norme del settore. I lavori al tribunale di Parma, dopo la sospensione delle udienze, riprenderanno il 16 settembre prossimo. Da quel momento in poi potrebbe prendere il via il maxi interrogatorio a tecnici e politici. Fonte: http: Notizie correlate Inter
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