Stato di allerta al San Paolo. A farlo scattare l’arrivo d’una big come la squadra rossonera, il tutto esaurito di stasera (poche centinaia di biglietti ancora in vendita stamane più altri 2900 destinati agli over 45 che si sistemeranno nella parte superiore del settore riservato agli ospiti), l’ora tarda della gara che rende le gestione dell’ordine pubblico un po’ più complicata, ma soprattutto, quelle otto bombe carta fatte brillare in curva A durante il match con il Bologna.

Un piano predisposto dalla polizia ancor prima del sequesto di Poggiomarino. Sequestro che ha solo confermato quanto era già noto. E cioé, che al San Paolo come in altri stadi è in atto una contestazione violenta all’entrata in vigore (dal primo gennaio prossimo, se non ci saranno slittamenti) della «Tessera del tifoso». Ovvero, il «lasciapassare» per assistere alle gare in trasferta della propria squadra. E fin qui tutto normale. Il problema dove sta? Sta nel fatto che quella tessera plastificata con tanto di foto potranno averla solo coloro «che non siano sottoposti a Daspo, che non abbiano avuto condanne anche in primo grado per reati da stadio negli ultimi cinque anni e che non abbiano misure di prevenzione tipo sorveglianza speciale».

Fonte: ilmattino.it