Milano, arrestato uno degli aggressori
11 Aprile 2006 - letto 2240 volte Uno è in carcere, altri potrebbero finirci molto presto. Le indagini serratissime condotte dalla Polaria di Malpensa e dalle Digos di diversi capoluoghi (Varese e Bergamo in primis) sull'aggressione subita domenica notte a Malpensa dai giocatori dell'Inter, hanno portato a un significativo risultato. Dopo quasi due ore di interrogatorio davanti al sostituto procuratore di Busto Arsizio, Massimo Baraldo, un ultrà nerazzurro della provincia bergamasca, un 27enne di Villongo, è stato arrestato con l'accusa di far parte del gruppo che ha colpito, pare con una testata, il centrocampista dell'Inter Cristiano Zanetti. È stato questo uno dei momenti di un'aggressione più generale nei confronti della squadra, e alla quale avrebbero preso parte una trentina di ultras. L'arrestato è accusato di lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e lancio di un petardo. A incastrarlo è stato il suo cellulare, oggetto che sempre più spesso diventa determinante nelle indagini di polizia perché lascia tracce più evidenti e durature di qualsiasi impronta. Ma qui non si è trattato solo di una traccia "virtuale": il cellulare, forse caduto di tasca o forse impugnato nella calca durante l'aggressione, era finito per terra. Il suo possessore non se n'è accorto, o forse non è riuscito a ritrovarlo dopo il fattaccio. Ma l'hanno ritrovato gli agenti della Polaria, diretti dal vicequestore Enzo Ricciardi, e questo gli è stato fatale. Il nome del 27enne, assieme ai dettagli di questa prima fase delle indagini, verranno resi noti questa mattina dagli investigatori. Ed è probabile che già oggi vengano assicurati alla giustizia altri presunti aggressori. A quanto si è potuto apprendere ieri sera, di certo c'é un altro bergamasco coinvolto nell'aggressione, e la polizia gli sta addosso. I partecipanti all'agguato nel suo insieme erano in tutto una trentina, col volto coperto o semicoperto, il che ha reso molto difficile il lavoro di identificazione attraverso le immagini delle telecamere dell'aeroporto. Cristiano Zanetti ha detto di essere stato colpito da una sassata, ma non è ancora del tutto chiaro come sia avvenuta l'aggressione nei suoi confronti. La Procura parla di una violenta testata, ma gli investigatori non escludono che nella calca possa essere successo un po' di tutto, e che gli aggressori avessero in mano diversi oggetti potenzialmente contundenti come accendini.Si è parlato di accendini, pietre, perfino tirapugni, e forse anche dei cellulari. Magari quello stesso telefonino che poi è caduto a terra. Il lavoro d'indagine ha portato ad alcune identificazioni, nonostante la difficoltà nel riconoscere i volti. Quanto meno, gli aggressori sono stati tutti localizzati come lombardi, provenienti da diverse province. Interrogatori e perquisizioni sono stati fatti tra le frange estreme del tifo nerazzurro, ben note alle forze dell'ordine. La polizia ha passato e ripassato alla moviola i filmati, studiando i volti nascosti da sciarpe e cappellini. Le indagini sull'aggressione si allargano naturalmente all'area di Milano, anche per individuare se chi ha promosso l'azione appartenga alla tifoseria cittadina. Tra l'altro sembra che attraverso il tam-tam su internet l'intenzione di fare un "brutta sorpresa" all'Inter di ritorno da Ascoli fosse stata in qualche modo preannunciata da alcuni frequentatori delle chat dei tifosi. L'obbiettivo degli investigatori a Milano, a parte il fatto di scoprire tutti i colpevoli, è quello di predisporre contromisure mirate di ordine pubblico in occasione del prossimo derby, cioè per capire verso chi stare particolarmente attenti. Anche i siti internet frequentati dagli interisti verranno monitorati, per valutare gli atteggiamenti della tifoseria estrema dopo il fatto di Malpensa e in vista della sfida cittadina, forse decisiva per il secondo posto in campionato, che si giocherà venerdì sera. A proposito dell'orario di gara, è circolata ieri l'ipotesi che la partita possa venire anticipata al pomeriggio proprio per ragioni di ordine pubblico. Ma nessuna delle parti in causa (le due società, la Lega, le stesse autorità) hanno finora preso realmente in considerazione questa eventualità. A quanto si è appreso, il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, valuterà la situazione generale in riferimento al derby in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza, che si riunirà mercoledì. Fonte: corriere - corriere.com Notizie correlate Milan
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