Quel che è certo è che domenica il Milan non troverà un ambiente facile a San Siro. La pesante sconfitta di martedì sera al Vicente Calderon contro l’Atletico Madrid non è andata giù ai tifosi rossoneri, delusi dai risultati della squadra e da una stagione che a questo punto rischia di diventare fallimentare. L’ultimo obiettivo rimasto è la qualificazione all’Europa League e domenica pomeriggio al Meazza arriva proprio una delle squadre da rincorrere: il Parma di Donadoni.



Alla squadra di Seedorf servono i tre punti, sia per scuotersi dopo il tracollo di Madrid, sia per tentare di risalire la classifica. Molto probabilmente, però, Montolivo e compagni non avranno il sostegno della curva Sud: gli ultras rossoneri, infatti, starebbero pensando a una forma di contestazione. Nel mirino ci sono la dirigenza, parte della squadra ma, al momento, non Clarence Seedorf (assolto perché in panchina solamente da due mesi). Per il Milan sarebbe la seconda pesante contestazione stagionale dopo quella del 23 novembre scorso dopo l’1-1 casalingo contro il Genoa. Al termine della partita gli ultras della curva Sud, imbufaliti per i risultati della squadra all’epoca allenata da Massimiliano Allegri, bloccarono l’uscita del garage di San Siro e pretesero di parlare con Kakà e Abbiati.



Milan-Parma rischia così di diventare una partita maledetta per i rossoneri. La stessa partita, alla fine della stagione 1997-98 (quella del disastroso ritorno in panchina di Fabio Capello) fu teatro di una pesantissima contestazione dei confronti della squadra, culminata con il lancio di oggetti e uova sul terreno di gioco nei minuti finali.

Fonte: datasport.it