Milan in festa nell'intervallo di Istanbul
27 Maggio 2005 - letto 3398 volte Traoré rivela: "Dal nostro spogliatoio sentivamo i milanisti che stavano festeggiando come se avessero già vinto la Coppa. E questo ci ha fatto infuriare". Istanbul, 27 maggio 2005 - Nessuno ne fa cenno. Capitan Gerrard e gli altri del Liverpool rendono omaggio alla grandezza del Milan, e allarte di Rafa Benitez, che ha saputo convincerli, nel silenzio raggelante dello spogliatoio dopo il primo tempo, a provarci nella ripresa. La carica che ha cambiato il corso della storia di Milan-Liverpool è questa. Ma Djimi Traoré ha la sua versione. La carica del Liverpool, sostiene il terzino sinistro francese, è partita dal Milan. Un Milan che già si sentiva campione sul 3-0 dei primi 45 minuti. «Quando siamo tornati nello spogliatoio afferma abbiamo sentito i giocatori del Milan che erano usciti dal loro, e stavano festeggiando la conquista della Champions. Celebravano come fosse già finita, come fossero loro i campioni. E questo ci ha fatto girare le scatole. Ci ha fatto ritrovare la fame, la voglia di riscossa». Traoré ha avuto un avvio da incubo, concedendo la punizione che Pirlo dopo 50 secondi di gioco ha spedito a Maldini per l1-0. «E stata dura stare a sentire il nostro tecnico, nellintervallo, spiegare come avremmo dovuto cercare di riprenderci, di trovare il gol. Sinceramente non credevo fosse possibile. Tuttavia il Milan ci ha dato una mano, ci ha svegliati con quelle celebrazioni in anticipo. Dopo il nostro primo gol, i rossoneri hanno avuto paura, hanno abbassato la difesa. Lingresso in campo di Didi Hamann è stato decisivo. Il nostro centrocampo ha acquistato spessore, grazie allesperienza e alla tenacia di Didi, e ha cominciato ad arginare il Milan, a far saltare i suoi schemi. Benitez ce lo aveva detto: se segnate entro i primi 5 della ripresa, il Milan accuserà il colpo». Il resto, sottolinea Traoré, lhanno fatto i due di Liverpool, Gerrard e Carragher, trascinatori della rimonta. E ovviamente Dudek, con le sue parate-chiave. «Alla fine ha fatto tutto Dudek. I due interventi ravvicinati e il rigore parato a Shevchenko, gli errori indotti a Serginho e Pirlo». Incluso nella lista dei cedibili, Traoré spera adesso di restare al Liverpool, a dispetto dellinteresse dellEverton. Rafael Benitez è lunico a mantenere un perfetto self control, anche al culmine dei festeggiamenti. E non ha elementi per supportare la storia di Traoré. «Sono stato lultimo a rientrare nel tunnel, come faccio sempre, e sinceramente non ho notato alcuna azione da parte del Milan che avesse laria di una celebrazione». «La gente crede che tutti i latini si lascino andare ad esplosioni di felicità continua, riferendosi alla sua personale reazione alla fine della partita col Milan . Evidentemente io sono più... inglese. Ma sono felicissimo: per me la felicità è vedere quella dei miei giocatori, delle nostre famiglie, dei meravigliosi tifosi del Liverpool».Ma il trionfo in Europa, sottolinea, non cancella il fiasco in Premier League. «Se prima di questa vittoria ritenevo la squadra solo al 60 per cento del livello che voglio raggiungere, adesso siamo al 70. Cè ancora parecchio da lavorare, dobbiamo migliorare molto per evitare unaltra stagione deludente in Premier League, e lottare per il titolo con Chelsea, Arsenal e Manchester». Arriveranno nuovi giocatori, conferma Benitez, e ci saranno inevitabili cessioni. La vittoria del Liverpool in Champions segue quella della Grecia campione dEuropa 2004 e del Porto di Mourinho. La conferma della fine dei «galacticos»? «I bravi giocatori sono sempre importanti concorda Benitez ma più importante è sempre il collettivo, la squadra, il lavoro per la squadra». Continueranno le importazioni dalla Spagna e dal resto del mondo, ribadisce, non per una questione geografica, ma economica: «Il mercato dei giocatori inglesi è ristretto e ha prezzi elevatissimi. Dovrò prendere decisioni difficili, anche nei confronti di alcuni che hanno contribuito al nostro successo in Champions, ma decidere rientra nelle mie responsabilità». E se adesso il Milan comincia a corteggiare il tecnico del Liverpool? «No, grazie, sto troppo bene dove sono». Fonte: gazzetta.it Notizie correlate Inter
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