Il nuovo presidente di Lega: "Una bella gatta da pelare"
Per la Lega calcio pronto a lasciare anche il Milan. Adriano Galliani l'ha presa davvero sul serio la sua elezione a capo dell'organismo di A e B.
L'attuale vice presidente e amministratore rossonero, ha dichiarato in merito al nuovo incarico: "Mi sono già dimesso da Telepiù, ora abbandonerò la carica che detengo a Mediaset e se poi sarà necessario, lascerò anche ilposto di vicepresidente del Milan, che per il momento non è incompatibile col nuovo incarico".
Galliani ha superato nella quinta votazione il rivale Antonio Matarrese, ottenendo 24 voti su 34 votanti (Matarrese si devrà accontentare della vice presidenza vicaria).
Dopo sette mesi di tira e molla e riunioni con votazioni andate a vuoto finalmente la Lega ha trovato il suo presidente.
Galliani non ha perso tempo e ha annunciato subito quale sono le priorità da cui non si può prescindere. O gli obiettivi . "E’ uno solo – ha detto il numero due del Milan – quello di risanare i conti delle società, drammaticamente negativi. Ci sono delle voragini da colmare".

L’impegno non sarà facile. "Credetemi – ha continuato Galliani – non è assolutamente un bel momento per me. La poltrona del presidente di Lega, in una situazione finanziaria così pesante, è una bella gatta da pelare".

Ci sono volute ben cinque votazioni prima di gridare vittoria. Galliani ha battuto Antonio Matarrese all'ultima tornata utile. Ma il grande sconfitto non è il popolare Tonino di Bari, bensì il suo sponsor Franco Sensi (presidente della Roma) che a più riprese aveva definito inaccettabile anche solo la candidatura di Galliani, reggente del Milan. Una vittoria che fa scalpore quella del dirigente avversato da un altro big come il numero uno dell'Inter Massimo Moratti che evidenziava il palese conflitto di interessi tra ruolo nel Milan e presidente di Lega.

Ora bisognerà vedere cosa deciderà lo stesso Galliani se lasciare l'incarico rossonero (come ha fatto intendere) o coprire entrambe le poltrone.
Insomma, i massimi dirigenti del Milan continuano ad essere alle prese con il conflitto d'interessi, ma sembrano pure conviverci bene. Il cavalier Silvio Berlusconi è il capo del Governo e presidente del Milan. Galliani è diventato il numero uno della Lega calcio di A e B nel momento in cui è anche vice presidente e amministratore delegato rossonero.
Galliani è sicuramente un dirigente valido ed esperto, anche se è stato spesso al centro di polemiche, l'ultima lanciata dal gruppo di società ancora senza contratto con le pay tv che ha accusato lo stesso Galliani di essere riuscito a far aumentare solo i contratti delle big.
Ora Galliani deve dare e darsi una svolta. Dimettersi dal Milan, fare a tempo pieno il presidente di Lega di A e B, e garantire gli interessi di tutti. Anche se non è stato eletto da tutti.
Altrimenti nel calcio continuerà a non cambiare niente.

Fonte: datasport.it