I rossoneri sono pronti a provarci fino all'ultimo istante dell'ultimo match, in attesa di un ko juventino. Ancora 180 minuti di spettacolo!

"Per lo scudetto può succedere ancora di tutto". A due giorni dal rush finale di campionato, le parole di Paolo Maldini non suonano come vuote frasi di circostanza. Il capitano rossonero non lo dice, ma il terremoto in atto alla Juventus, in questa settimana di intercettazioni e scandali, potrebbe favorire proprio il Milan.

Molti tifosi bianconeri hanno già chiesto la testa di Luciano Moggi, la triade potrebbe essere vicina al suo definitivo sgretolamento, e Capello potrebbe aver cominciato a pensare a un altro futuro, lontano da Torino. Tutto questo, e forse molto di più, non fa certo bene a Del Piero e gli altri in queste ore di avvicinamento alla sfida col Palermo: lontano dalla zona Uefa, ma non ancora tagliato fuori. E il Milan, giustamente, ci crede.

L'unica vittoria ottenuta dalla Signora negli ultimi due mesi è quella arrivata nei minuti iniziali del match troppo facile col Siena. Un segno evidente di una frenata che gli attuali scossoni extracalcistici potrebbero anche peggiorare.

Lo stato d'animo, in casa rossonera, è esattamente l'opposto. Messa da parte la delusione del dopo-Barcellona, Ancelotti può contare sulla forza di chi non ha niente da perdere e di chi conosce perfettamente il proprio futuro. Dopo la disfatta di Lecce di inizio aprile, sono arrivate 4 vittorie in campionato, con 10 gol fatti e soltanto 2 subiti. Il Milan, in vantaggio sulla Juventus in caso di arrivo a pari merito, sta meglio. E, al momento, ha un Inzaghi in più. Ingredienti che dovrebbero essere sufficienti per conquistare tre punti contro un Parma ormai sazio.

Resta, però, la piccola grana Shevchenko, dopo lo scontro con Ancelotti per la sostituzione avuta col Livorno. Un argomento di cui non si discute più da giorni, a Milanello e dintorni, ma che ha sicuramente lasciato qualche ombra nello spogliatoio rossonero.

Fonte: sportitalia.it