Gemellaggi tra i tifosi rossoneri e quelli catalani in piazza Duomo a Milano, in attesa della grande sfida. Galliani e Laporta hanno pranzato insieme in un ristorante del centro
Piccoli tifosi del Barça a Milano. LiveraniMILANO, 18 aprile 2006 - "El ucraniano Shevchenko - si legge sul sito ufficiale del Barcellona -, con 9 goles en 10 partidos encabeza el pichichi europeo". "Con 9 gol in 10 partite Sheva è il "pichichi" (termine tanto caro a Paolo Rossi quando vinse Mondiale classifica dei bomber a Spagna 1982), il capocannoniere europeo". Se Ronaldinho è considerato lo spauracchio di Milan e tifosi, evidentemente "el ucraniano" un po' di paura la fa al Barcellona.
Tifosi uniti. Il sito ufficiale del Barça esalta la grande sfida di questa sera che sarà seguita da 76.858 spettatori, di cui 2.639 tifosi catalani (numero limitato a causa delle festività pasquali), che occuperanno il terzo anello. Per un incasso di 3.260.405 euro, il quarto assoluto nella storia del calcio italiano. Poco più di duemilacinqucento supporter (senza considerare quelli residenti a Milano e in Italia), ma molto rumorosi e, soprattutto civili. Da questa mattina hanno preso d'assalto piazza Duomo e le vie del centro milanese. Nessun problema con i supporter del Milan, anzi si segnalano spontanei gemellaggi e i soliti e innocenti sfottò. "Tirate i remi in Barca", recitava il più grande degli striscioni rossoneri, seguito da un più italico "Juve, realizzeremo i vostri sogni". Analoghe le risposte dei tifosi del Barcellona, per lo più vestiti con la maglia della squadra, e inneggianti in rigoroso catalano a Ronaldinho e ad Adriano Joan Laporta, presidente del club, contrapposto in diversi (e non riportabili) sfottò al presidente del Milan. Alcuni tifosi del Barça hanno già raggiunto lo stadio di San Siro in attesa dell'apertura dei cancelli. Segnali che esprimono una grande attesa.
I riti rossoneri. Come quello che si sta ripetendo a Milanello. I rossoneri dopo la colazione si sono sottoposti al consueto risveglio muscolare e allo stretching. Quindi, alle 12.45, il pranzo; alle 17 la tradizionale riunione tecnica e alle 18.45 partenza per il Meazza. La formazione sarà quella annunciata con la difesa a quattro composta da Stam, Nesta, Kaladze e Serginho (quella che ha dato più soddisfazioni); con Gattuso, Pirlo e Seedorf sulla linea centrale e Kakà alle spalle di Gilardino e Shevchenko.
Montenapoleone. E' il Melià, lo stesso dove alloggia l'Inter, l'hotel che ospita il Barcellona, blindato e irraggiungibile. Di certo i dirigenti catalani hanno pranzato in via Montenapoleone compreso Beguiristain, l'ex ala sinistra del Barça, mentre Galliani e il presidente blaugrana Laporta hanno pranzato inseme in un ristorante top secret.
Sognando Parigi. Confermato anche l'undici di Franklin Rijkaard, che avrà sicuramente maledetto la gara di campionato di venerdì contro il Villarreal, quando si è infortunato Martin Larsson, uno dei pochi attaccanti a disposizione del tecnico catalano. Gli spagnoli, si sa, dovranno rinunciare allo squalificato Deco, che sarà comunque disponibile per la sfida di ritorno, e agli infortunati Xavi, Messi e, appunto Larsson. Scontato il rientro in difesa del messicano Marquez, toccherà quindi a Iniesta prendere il posto di Deco a centrocampo. Mentre in attacco, con Ronaldinho e Eto'o, ci sarà Giuly. Il tridente è chiamato all'impresa: andare in gol per rendere meno complicato il ritorno. Uno sforzo, come dice il sito del Barça, nel "El penúltimo reto antes de París"; nella penultima sfida prima di Parigi.
Gaetano De Stefano

Fonte: gazzetta.it