Nerazzurri sul 2-0 dopo meno di un quarto d´ora, torna al gol anche Ibrahimovic
Il turno infrasettimanale ha confermato l´Inter in testa alla classifica assieme al Palermo. Entrambe sono riuscite a guadagnare due punti sulla Roma, fermata in casa dall´Ascoli.

Il Milan ha retto il passo, vincendo a Verona. Non male come preludio al derby di Milano, dove i nerazzurri si presenteranno con un +11 sui cugini rossoneri.
L´Inter ha battuto nettamente (e questa è già una notizia) il Livorno: il 4-1 chiarisce esaurientemente il divario in campo tra le contendenti, nonostante Mancini avesse applicato un moderato turn over alla squadra.
La coppia d´attacco interista, Cruz-Recoba, ha subito messo in difficoltà la retroguardia del Livorno, schierato da Arrigoni con un unico puntero (Danilevicius) davanti ad un centrocampo folto.
Sin dall´inizio, però, le tattiche preparate dal tecnico labronico vanno a farsi benedire, complice un clamoroso autogol di Pfertzel che, nel tentativo di anticipare un avversario, spiazza Amelia con un retropassaggio a dir poco goffo, su cross del Chino. Sono trascorsi appena 80 secondi dal fischio d´inizio di Saccani. La gara si mette subito in discesa per l´Inter, che non rallenta e, anzi, va alla ricerca del raddoppio: al 10´ splendida combinazione Cruz-Recoba e conclusione del Jardinero che va a stamparsi sulla traversa. Tre minuti dopo, su angolo del Chino, Materazzi svetta e batte Amelia: 2-0.

Per il Livorno è un autentico shock, sembra che gli sia finito addosso un autotreno. Di colore nerazzurro. Per certi versi è come rivedere la stessa Inter che nella prima fase di gara ha tramortito lo Spartak Mosca in Champions League.
Alla mezz´ora Recoba, fino a quel momento sontuoso, deve lasciare il campo per un indolenzimento muscolare (domani si saprà di più sull´entità del problema). Al suo posto Mancini (privo di Adriano) inserisce Ibrahimovic. Il quale al 42´ impegna Amelia in una difficile deviazione in corner.
Nella ripresa Arrigoni lancia Lucarelli per Pasquale, ed i frutti si vedono subito: l´attaccante prima costringe Julio Cesar a bloccare una volèe troppo centrale, poi lo batte con un colpo di testa da posizione ravvicinata. Viene da chiedersi cosa facesse il bomber tutto solo nell´area piccola.

Anche in questo caso, sembra proprio la replica del match contro i russi, motivo in più per temere un secondo tempo da streghe.

Invece questa Inter non ha alcuna intenzione di patire fino al fischio finale, e lo mette immediatamente in chiaro: accelerazione centrale di Stankovic, assist ad Ibra e piatto destro sulla sinistra del portiere: 3-1 dopo appena un minuto di preoccupazione.
Al 31´ Morrone tenta con il sinistro, ma la palla è indirizzata fuori dallo specchio. Due minuti più tardi, Cruz fa in tempo a mettere la sua firma su questa vittoria realizzando di testa su angolo di Figo, un attimo prima di lasciare il posto a Crespo.

L´ultima nota degna di cronaca è l´esordio del 17enne Maaroufi, talento in erba sul quale bisogna insistere.

Le battute conclusive sono scandite dai cori dei tifosi nerazzurri, che festeggiano al grido "chi non salta rossonero è". Non c´è che dire, siamo già in clima derby...

Fonte: voceditalia - voceditalia.it