Lazio-Inter: scintille
25 Gennaio 2006 - letto 6610 volte Sotto i riflettori dell'Olimpico Lazio-Inter è tutta nella rissa Burdisso-Di Canio (rosso per entrambi dopo appena quattro minuti), nel botta e risposta Stankovic-Manfredini nel giro di sessanta secondi (l'interista è abile nella stoccata con il sinistro, il laziale nell'arte del pallonetto) e nella traversa colpita da Tare a pochi istanti dall'intervallo. Il resto è nella contestazione degli ultras (laziali) nei confronti di Lotito e nei fischi (assordanti) della curva Nord biancoceleste ogniqualvolta il pallone finisce sui piedi dell'ex Mihajlovic («Zingaro di m...», è il coro verso quello che viene «salutato» come il grande traditore e amico di Mancini) e su quelli del terzino camerunense Pierre Wome. Mancini, alla vigilia, aveva annunciato che all'Olimpico non sarebbe mancato lo spettacolo, ma la riprova del campo lo tradisce. Lazio-Inter tutto è stata tranne che una sfida da applausi con le due squadre ridisegnate per l'occasione e decise a giocare quasi solo perchè il calendario lo impone. L'Inter si affida al solo Cruz in avanti con Solari e Stankovic chiamati a non lasciare troppo solo l'argentino. In mezzo al campo si rivedono lo scontento Pizarro e Cristiano Zanetti. Delio Rossi si affida a Liverani e Di Canio, domenica prossima a Treviso a riposo forzato perchè squalificati e, nella ripresa, fa debuttare Mauri, il volto nuovo a Formello. L'avvio è con il rosso: Di Canio e Burdisso salgono sul ring (le immagini sembrano tradire un certo nervossimo del difensore interista e la reazione del laziale) e finiscono negli spogliatoi. L'Inter mette la freccia con Stankovic (assist di Favalli, preciso diagonale del serbo), la Lazio pareggia un minuto dopo grazie ad una magia di Manfredini (pallonetto con Toldo in uscita). Poi, la gara vive sui tentativi dell'Inter e sulle ripartenze laziali. Prima della sfida dell'Olimpico, in un albergo della Capitale erano scesi in campo gli ambasciatori di mercato delle due parti. Risultato: dopo il no per Simone Inzaghi, esce sfumato anche il passaggio immediato di Cesar a corte Moratti. Il brasiliano finirà in neroazzurro, ma la fumata bianca arriverà a giugno (l'Inter per l'esterno di centrocampo in scadenza di contratto ha messo sulla bilancia come contropartita il solo baby Quadri, operazione non gradita a Lotito). Ma il prologo a Lazio-Inter si è svolto anche in procura dove Lotito ha denunciato minacce di morte che gli sarebbero state fatte attraverso telefonate e lettere anonime. Lotito ha incontrato il procuratore aggiunto Italo Ormanni: le ultime dichiarazioni del numero uno biancoceleste («Qualcuno mi vuole costringere a vendere la società con un modo di fare che rasenta il reato di estorsione») saranno vagliate ed entreranno a far parte del fascicolo già aperto dalla procura di Roma. Fonte: La stampa - lastampa.it Notizie correlate Inter
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