Il capo degli Irriducibili, interrogato in carcere, respinge le accuse
28 Marzo 2003 - letto 4133 volte
INCHIESTA SUGLI INCIDENTI A TERMINI
«Io non ho colpito nessuno»
Lo ha ripetuto a più riprese, durante l’ora di interrogatorio di ieri mattina. All’interno del carcere di Regina Coeli, dove è rinchiuso: «Non sono stato io a colpire il dirigente della Polfer, quella mattina. Anzi, io come al solito stavo cercando di mediare fra i tifosi e i celerini che non volevano far salire sul treno per Torino chi era sprovvisto di biglietto da viaggio o del tagliando di ingresso allo stadio... Ci siamo incamminati per parlare in separata sede quando il poliziotto è crollato a terra, colpito da qualche oggetto... lanciato non so da chi, certo non da me...».
Chi parla è Fabrizio Toffolo, uno dei capi degli “Irriducibili Lazio", la frangia più calda dei tifosi biancocelesti, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di essere uno dei principali responsabili degli incidenti avvenuti la mattina del 15 dicembre 2002 alla stazione Termini, poco prima della partenza per Torino di un nutrito gruppo di tifosi laziali (in serata si sarebbe disputata Juventus-Lazio). Interrogato dal gip Claudio Tortora, Toffolo, assistito dal suo avvocato Marco Marronaro, ha sottolineato non solo di non aver colpito l'agente della Polfer, con il quale si era intrattenuto anche in precedenza a discutere, ma che non corrisponde a lui nemmeno la descrizione di un altro agente che, nel riconoscerlo, aveva detto che l'aggressore del suo collega era alto circa un metro e settanta. «Come vede, signor giudice - ha precisato Toffolo - io sono più alto di almeno 15 centimetri... Ci deve essere stato uno scambio di persona...».
L'avvocato Marronaro, al termine dell’interrogatorio, ha chiesto al gip la revoca dell'ordinanza di custodia cautelare. Il giudice si è riservato la decisione. Le accuse a carico del capo degli Irriducibili, si badano infatti solo sulle testimonianze dei due agenti della Polfer. In mano ai magistrati non vi sarebbe nessun filmato o fotografia.
Ieri, intanto, il gip Tortora ha interrogato nel carcere di Regina Coeli anche l’altro capo ultrà laziale arrestato con Toffolo, sempre perchè accusato di aver partecipato ai disordini e alle devastazioni all’interno della stazione Termini. Gianluca Cavarischi, esponente della “Banda de Noantri", ha respinto ogni addebito.
Ma. Me.