Sono le tre e mezzo del mattino quando Silvio Berlusconi esce dal ristorante milanese Giannino, per andare finalmente a dormire. Il Cavaliere, prima di salire in auto si guarda intorno e non vede il fido Galliani. Quando lo scorge, lo raggiunge e mettendogli le mani intorno al collo gli dice: «Caro Adriano, adesso vai in vacanza, io invece da domani voglio tornare a fare il presidente del Milan e magari faccio pure qualche telefonata per aiutarvi». Più che di telefonate, il buon Adriano avrebbe bisogno di milioni di euro. Quelli che sono mancati al Milan per prendere Ibrahimovic.

Alla cena che Berlusconi ha organizzato in fretta e furia per festeggiare il compleanno di Inzaghi (la seconda a sorpresa negli ultimi tempi dopo quella per la moglie a Marrakech), ha fatto capolino anche l’agente dello svedese Mino Raiola. A dire il vero il manager di Ibra è stato ben attento a non avvicinarsi al tavolo presidenziale, ha piuttosto preferito scambiare due chiacchiere con Braida, il quale gli ha raccontato di un Galliani tutt’altro che raggiante per come si è conclusa la vicenda e indispettito da questa pazza voglia di Inter che è scoppiata improvvisamente.

Quando Superpippo aveva spento le 33 candeline che si trovavano sulla torta gentilmente regalata da Berlusconi, Ibra faceva già parte del passato. Intorno al tavolo dove sedevano il Cavaliere, Galliani, Braida, Ancelotti con signora Luisa, il festeggiato Inzaghi e l’avvocato Cantamessa, ronzava infatti l’agente Ernesto Bronzetti. Il Milan lo ha accolto in sede anche ieri mattina, per vagliare le solite piste spagnole. E’ stato lo stesso Bronzetti a fare il punto sulla situazione: «Purtroppo tutti sanno che i rossoneri cercano una punta, quindi inevitabilmente il prezzo salirà. Loro vorrebbero Ronaldinho, ma per farlo muovere ci vuole un grosso sacrificio economico».

Mercoledì sera era rimbalzato anche il nome di Ronaldo, ma Bronzetti frena: «Ronie non costa molto, ma non credo abbia tutta questa voglia di lasciare la Spagna e poi bisogna vedere se il Real è disposto a restare con il solo Van Nistelrooy». In alternativa il Milan pensa anche a Iaquinta e all’argentino Tevez. Secondo Bronzetti anche Fernando Torres sarebbe un bell’investimento: «Ma l’Atletico non lo vorrebbe vendere».

Domani si riuscirà a capire qualcosa di più, visto che i rossoneri giocheranno un triangolare a La Coruna, dove ci sarà anche l’Atletico Madrid. La situazione è tutt’altro che rosea. I rapporti fra il Milan e il Real Madrid ad esempio sono pessimi dopo la vicenda Kakà. Quindi in caso di assalto a Ronaldo si dovrà anche rinsaldare il canale diplomatico. Berlusconi, come ha ribadito prima della gara con la Stella Rossa, aspetta di avere la certezza dell’ingresso in Champions per decidere se intervenire sul mercato.

Ancelotti vuole un rinforzo nel reparto avanzato. A prescindere. Galliani, invece, fa fatica a riprendersi dal colpo di calciopoli e si ritrova a dover fronteggiare in prima persona l’ira dei tifosi, che non perdonano alla società di aver perso anche Ibra. Fortuna che ad alleggerire il clima ci ha pensato il solito Superpippo, il quale non ha esitato a rivelare il suo pensiero: «Il fatto che Ibrahimovic abbia scelto l’Inter non mi preoccupa. Noi abbiamo Gilardino».

Ai margini della serata anche un episodio curioso. Il difensore Francesco Colonnese, che è senza contratto, ha approfittato della presenza di Berlusconi per perorare la sua causa. Il Cavaliere lasciando il locale si è messo una mano sul cuore e ha ricordato a Braida: «Ariedo, mi raccomando, diamo una mano a questo ragazzo in difficoltà».

Fonte: lastampa - lastampa.it