A mente fredda, dopo due settimane, vorrei scrivere qualche riga riguardo la manifestazione "ultras" che si è svolta per le vie di Milano e riguardo diverse problematiche ( a mio avviso...) che stanno portando alla fine il movimento ultras.
Come ho sempre detto, ci sono due movimenti ultras, quello che ho vissuto io, e quello odierno, che non permette alle cosiddette "nuove leve" di "apprendere" (vogliate scusarmi questo termine non adatto ma esauriente...), un certo discorso di mentalità che poi sta alla base dell'ultras stesso.
Eh già, perchè nel movimento ultras moderno, determinati valori, di cui mi sento fiero paladino, non collimano con la cultura del danaro che alcuni bramosi mercanti ed affaristi, stanno mettendo in atto ormai da diversi anni, in un crescendo sempre piu' vorticoso.
Con quale mentalità può crescere oggi un ragazzo di 17 anni? Quali sono i suoi esempi?
Personaggi che sono piu' impegnati via etere a far pubblicità alle loro attività commerciali, a pubblicizzare il loro impegno nel sociale ( che è una prerogativa dell'ultras moderno...), a mettersi in mostra millantando chissà quale mentalità, che poi i fatti hanno rivelato dannosa;
Ad abboccare a questo genere di propaganda solitamente sono un certo tipo di persone, ossia i semplici tifosi totalmente inebetiti che qualsiasi cosa gli si propini davanti per loro va bene, ma non è giusto che le nuove generazioni che vogliano con spontaneismo e passione VIVERE il proprio credo debbano essere imbastarditi da questa gente che dal movimento ultras appunto, ha tutto da guadagnare, in pubblicità e in oneri.....
Come si suol dire, oneri e onori, tanto per citare un ironico esempio....
Ma d'altronde, per questa gente, proprio coloro che non sono "svezzati" rappresentano i migliori contribuenti, anche materialmente parlando, future braccie, odierni e futuri portafogli....
Molto probabilmente,a quest'articolo seguiranno beceri commenti di altrettanti beceri personaggi , bhè l'intento è proprio questo, oltre a quello di risvegliare certe coscienze. Ormai ho deciso di portare avanti questa mia "battaglia ideale", come diceva qualcuno, "nun so le teste ma le lingue che contano....." lingue taglienti per chi si sente chiamato in causa.....
So già i commenti moralisti che farà qualcuno, è come rivedere un vecchio film per la centesima volta, ma a tal proposito mi piace citare, una oramai sputtanatissima frase "non ti curar di loro....".
Per riprendere il discorso interrotto pocanzi, all'ultras moderno piace in particolar modo la facciata, non importa poi che dietro ci sia un vuoto ideologico impossibile da colmare, nella società dell'immagine tutto ciò fa moda, oltre che pubblicità, e la pubblicità porta ad un ritorno d'immagine; Questa è una buonissima tecnica commerciale che usano le aziende che pubblicizzano i propri prodotti, nel caso dell'ultras moderno casca a pennello.
Tutto ciò potrebbe andar bene, se poi però non venissero fatti proclami, discorsi di etica e mentalità dai suddetti personaggi, allora qui non ci siamo, perchè tutto questo non fa altro che svilire l'ideale ultras, che a mio modo di vedere, è diametralmente opposto, da qualsiasi vetrina e/o forma di pubblicità che sia essa via etere, mediatica o giornalistica, da qualsiasi forma di guadagno che abbia a vedere con la curva, per forma di guadagno intendo soldi non che vengono riinvestiti per coreografie ecc ecc....da qualsiasi forma di vittimismo e piagnisteo, per una diffida per esempio...;
Oggi si sente dire che chi è diffidato sia una specie di martire, e c'è gente che pur di apparire è contenta di andare a firmare la domenica, pensate voi a che livello siamo arrivati....;
Poi c'è pure qualcuno che pensa di combattere la repressione con SFILATE DI MODA, per le città, dopo quella di Roma organizzata dagli Irriducibili Lazio e da alcuni pseudo gruppi ultras della Curva Sud di Roma, ecco quella di Milano, dove è sceso in campo il Progetto Ultrà ( un associazione di teorici atta a lucrare sul movimento ultras...)i bergamaschi, milanisti, interisti ecc ecc.
Per questi ultimi, un elogio alla coerenza, presumo siano stati gli unici a partecipare ad entrambi gli appuntamenti con la vetrina, però che strano, si è sentito dire da un loro responsabile( un simpatico personaggio a cui piace raccontare la storia degli ultras alla modica cifra di 15 euri...)che la manifestazione di Roma al contrario di quella di Milano era politicizzata, peccato che qualcuno abbia visto questa persona sul palco sotto la curva nord dell'Olimpico con tanto di maglietta o felpa non so, con la scritta "me ne frego", eh si coerenza benedetta coerenza....
Comunque per tornare al nocciolo della questione, costoro pensano che "sfilare" con tanto di magliettine griffate, sia il modo piu' giusto per combattere la repressione, mhà, ognuno ha le proprie opinioni, l'unico modo giusto riscontrato sino ad ora, è quello che un gruppo di avvocati, sta facendo dietro le quinte, senza volersi mettere in mostra, questo si che è combattere la repressione, il resto sono solo buffonate, che servono come detto prima per un ritorno di immagine.
Poi, d'altronde, l'ultras diffidato del 2003 fa chic, c'è gente che non perde occasione per stampare magliettine e cappellini con le scritte "ultras liberi" e/o "diffidati" , è anche una cosa che serve per il commercio e che da da mangiare alla gente, che pensate....
Schifato da tutto questo, invito la gente che crede ancora che ultras sia passione, a non prendere come stereotipi e modelli questa gente, vivere la propria storia senza badare ad apparenze, il vero ultras è quello dietro le quinte.... quindi lo si puo' trovare esclusivamente dentro la curva.....

Parafrasando una frase che va di moda oggi, ODIO
ETERNO PER L'ULTRAS MODERNO.....

NON PER GUADAGNAR MA PER AMOR DEL GIOCO...