Chi perde fa tenerezza, suscita la simpatia riservata tradizionalmente ai Don Chisciotte, ma chi vince alla fine ha più fascino e conquista più innamorati, cioè tifosi. È questa la morale dell'ultima stima sugli appassionati di calcio in Italia che, per la prima volta nella storia recente, vede il sorpasso del Milan nei confronti dell'Inter. Sarà vero? Niente affatto, ribatte la sponda nerazzurra. E sbandiera i risultati di un'altra società di ricerche: nessun sorpasso, il Milan resta indietro di 700mila unità.
La supremazia rossonera sui cugini nerazzurri viene «certificata» dalla rilevazione di ottobre 2002 della ricerca continuativa SportFans, il nuovo studio demoscopico di StageUp.com e Tns Abacus che analizza il target dei tifosi delle squadre di calcio e il loro ricordo delle sponsorizzazioni. In testa alla graduatoria, e questa a dire il vero non è proprio una novità, c'è la Juventus. Ventisei scudetti, due Coppe dei Campioni, due Intercontinentali e una costanza di rendimento eccezionale (fino agli anni Settanta si diceva che ogni scudetto vinto da un'altra squadra era prima di tutto uno scudetto perso dalla Juve...) garantiscono alla Vecchia Signora un bacino di 8 milioni e 400mila tifosi. Il secondo posto, con 5 milioni e 200mila tifosi spetta dunque al Milan che ha staccato di 300mila unità i cugini nerazzurri.
Sul fatto che la Juventus abbia più tifosi di ogni altra squadra sono tutti d'accordo. Ma sulle altre posizioni dell'ideale podio c'è l'ennesimo derby di questa stagione fra Milan e Inter. La Beneamata non si fa prendere in contropiede, pubblica una dichiarazione della società di ricerche AcNielsenCRA secondo cui «l'Inter consolida rispetto al 2001 la sua seconda posizione nella graduatoria delle squadre del cuore, attraendo negli ultimi 2 campionati oltre 500mila nuovi tifosi. La squadra nerazzurra, con i suoi 5.235.000 tifosi, lascia il Milan in terza posizione (4.501.000 sostenitori). In cima al podio permane e si consolida la Juventus con un parco di 9.701.000 (in sensibile incremento rispetto a due anni fa)».
C'è da rilevare che la ricerca StageUp.com e Tns Abacus è stata dichiarata come eseguita su un campione di popolazione compresa fra i 14 e i 64 anni; quella di AcNielsenCRA su un campione di circa 9.000 italiani «dai sei anni in su».

Fonte: IL GIORNO - ilgiorno.it