Camplone intervistato dagli ultras
15 Novembre 2006 - letto 1353 volte Di seguito riportiamo quasi integralmente un'intervista rilasciata dall'allenatore del Lanciano Andrea Camplone e pubblicata sul sito degli Ultras Curva Sud. Il tecnico rossonero spiega i motivi delle scelte fatte durante la gara di Manfredonia e in altre occasioni. L'intervista è stata realizzata da Marco Paone. Domenica è stata una partita daltri tempi, in cui due squadre si sono affrontate a viso aperto tanto da far esclamare al ds pugliese Lupo: «Mamma che organizzazione di gioco questo Lanciano». «Effettivamente è stata una gara bella a parte il risultato: i ragazzi hanno sfoderato unottima prestazione». È vero, ma in molti si sono chiesti il perché della sostituzione di Lanzillotta, uno dei migliori in campo. «Aveva speso tantissimo e mi ero accorto che né lui né Correa riuscivano ad accorciare più sui portatori di palla avversari. Eravamo in difficoltà e mi servivano forze fresche per riuscire a "mangiare" i mediani avversari. Quindi mi è sembrato logico il cambio». E come mai proprio Rinaldi e non il più esperto Carboni? «In settimana si era allenato alla perfezione e lo avevo visto brillante, mentre Carboni non era al massimo». Colussi con i crampi invece non poteva essere sostituito prima? «La sostituzione dell'attaccante doveva avvenire già da un po', ma quando ho visto che cera un calcio dangolo per loro non ho voluto privarmi immediatamente dellunico saltatore è così ho temporeggiato. Tutto qui: solo una contingenza casuale». Perché gente esperta come Molinari, Vidallé e Triuzzi viene poco utilizzati? «Per quanto riguarda il primo, tenete in considerazione che è con noi da appena tre settimane. Ha dovuto svolgere il ciclo di preparazione completo e quindi fino ad adesso non lho potuto mai convocare: domenica lho portato con noi per la prima volta». «Triuzzi purtroppo non sta bene e quindi non è disposizione, mentre Vidallé invece è tornato solo venerdi, e quindi contro il Martina non potevo convocare un giocatore che non si era mai allenato con il gruppo, mentre a Manfredonia era tra i 17 ed è anche sceso in campo». A proposito di Vidallé, lei esclude un contemporaneo impiego di lui e Colussi? «Io non scarto mai niente a priori, dico solo che in quel caso la squadra dovrebbe assumere un assetto tattico che con i giocatori attuali non possiamo permetterci se non in casi contingenti». Cosa risponde alle accuse di "integralismo" che le sono state rivolte? Quando la squadra è in vantaggio non sarebbe più saggio provare a coprirsi? «Se analizziamo le nostre partite solo contro il Taranto effettivamente avrei potuto coprirmi di più, anche se non abbiamo pareggiato solo per questo. Dopo quella partita mi pare che spesso sono passatto a un più guardingo 4-4-1-1». «In più tenete conto che i ragazzi come automatismo hanno che, nel momento in cui andiamo in vantaggio, i due esterni offensivi scendono sulla linea di centrocampo e il modulo diviene 4-5-1: le sembra integralismo questo?». Lo striscione esposto in Lanciano-Ancona Abbiamo notato che in trasferta abbiamo sempre subito su calci da fermo. Potrebbe essere questa la causa del mal da trasferta? «Effettivamente questo è un dato di fatto, un po' per sfortuna e un po' per nostre disattenzioni. Lunico modo per migliorare da questo punto di vista è lavorare». I ragazzi della Sud si sono mossi per lei, con quel «Camplone non si tocca». Sa che un trattamento simile era stato riservato solo a Fabrizio Castori? «Non può capire quanto mi abbia fatto piacere vedere quello striscione. Mi ha fatto sentire vicino alla gente. Lanciano è una piazza raffinata che è abituata a vincere, quindi sono doppiamente orgoglioso di questo feeling con la curva». Come se lo spiega? «Credo che a premiarmi sia sta la cultura del lavoro. Evidentemente apprezzano il mio operato e ripeto essere apprezzato da questa piazza vuol dire tanto. Li ringrazio ancora». Ma lei si sente effettivamente in discussione? «Fare lallenatore significa di per sé essere messo in discussione, quindi mi sembra logico che lo sia anche io. La mia abnegazione è totale poi, però, per gli allenatori parlano solamente i risultati». Fonte: lanciano - lanciano.it Notizie correlate Inter
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