Vince il Milan il torneo dei tanti assenti giocato su un campo orrendo dopo soli 45' contro un' Inter ancora una volta troppo presuntuosa e una Juventus in piena emergenza.

Nell'ultima apparizione dei bianconeri al Meazza del 2006, si vedono le prove generali del clima di ostilita' che accompagnera' la squadra di Deschamps in giro per l'Italia, ma Del Piero e compagni battono per la seconda volta l'Inter e fanno una discreta figura anche contro il Milan con una formazione composta praticamente da soli giovani.

Mancano tutti i giocatori impegnati con le varie nazionali e quella che dovrebbe risentirne di meno, cioe' l'Inter, e' invece la squadra che perde entrambe le partite. Con il suo organico stratosferico a disposizione, Mancini schiera due formazioni piu' che dignitose, ma la difesa balla troppo con il Milan e l'attacco non riesce e far male a una retroguardia di tutta emergenza come quella della Juventus.

E' scarso il pubblico sugli spalti del Meazza e mancano anche i tre presidenti Berlusconi, Moratti e Cobolli Gigli. In tribuna c'e' il solo Adriano Galliani seduto di fianco al nuovo acquisto Oliveira, ma l'arrivo del brasiliano evidentemente ai tifosi rossoneri non basta visto che, dopo molti anni, nella curva sud compaiono striscioni critici nei confronti della campagna acquisti estiva.

Il Milan si consola con la vittoria finale e soprattutto con il ritorno in campo di Maldini e Nesta, che giocano una partita a testa in due formazioni ampiamente rimaneggiate. Ancelotti deve inventarsi Costacurta centrale di centrocampo e ha il solo Borriello come punta di ruolo, ma tanto basta per vincere entrambe le partite.

In campo nel derby quattro mesi dopo l'operazione alle ginocchia, Maldini mostra ancora tutta la sua ruggine quando Cruz gli va via al 19' e batte poi Kalac con un potente destro, ma i difensori nerazzurri non sono da meno e concedono a Favalli e a Borriello i due gol che ribaltano il risultato.

Si scatena la curva nord nerazzurra all'ingresso degli juventini al Meazza con una lunga serie di striscioni che danno il 'benvenuto' ai bianconeri. Del Piero non si scompone per niente e al 6' infila Julio Cesar con una sassata da 25 metri. Rispetto al derby, sale il ritmo della gara e anche il numero di falli con tre ammoniti in meno di 15'. Deschamps schiera una difesa con Giannichedda centrale e un paio di ragazzini e Figo ne approfitta ridicolizzando in velocita' Pisani per mettere in rete un bell'assist di Adriano, che poi sfiora il gol di testa.

Traballa non poco la retroguardia di Deschamps e Giannichedda si fa addirittura espellere al 36' per una goffa caduta che lo porta a bloccare il pallone con le mani. La Juve regge a fatica fino al 45' e poi vince ai rigori grazie agli errori di Adriano e Marino, mentre tra i bianconeri sbaglia solo Birindelli.

Nella partita decisiva, Deschamps schiera di fatto la Primavera, ma Zalayeta porta in vantaggio i bianconeri al 5' sfruttando un errore di Bonera. Ci pensano Seedorf con una doppietta e Kaka' su rigore a dare vittoria e coppa al Milan.

Fonte: ansa - ansa.it