“Ai tifosi bianconeri non prometto: mai all’Inter. Non mi piacciono quelli che si esprimono così. E’ anche una questione di rispetto, per chi recepisce e per la stessa squadra interessata. Lo ripeto: come ho fatto quest’estate, posso rimanere anche la prossima stagione, oppure andare via, anche a Milano o all’Honolulu... Ma non c’è alcun conto alla rovescia ”.

“Il caso scommesse? Ho pagato il fatto di essere un giocatore della Juventus, mi pare chiaro. Mi hanno sputtanato su una questione personale, della quale certo non vado orgoglioso, sì un vizio, ma che riguardava la mia sfera privata... Per esempio alcuni spendono valanghe di soldi per le auto, io no. Per fortuna ho una grande forza interiore: so da solo quando sbaglio".

«Calciopoli ci ha unito nell’avventura mondiale. Era l’unico modo per non affondare. A Coverciano l’apice della difficoltà, ma all’estero quanto affetto...».

«Sotto la doccia io ero solito cantare i cori della curva. Ricordo quando ci andavo: belle trasferte, sì, memorabili. Creavano un senso di appartenenza...».

“Sono un credente, un fatalista: la vita è una prova continua. Per un genitore perdere un figlio dev’essere straziante. Sto molto bene con Alena e lei con me. Non amo programmare perché già è difficile trovare la persona giusta. Tra gli obiettivi c’è quello di metter su famiglia. Lei è quella precisa, che va a fare la spesa, che non prende multe ”.

Fonte: goal - goal.com