Agguato al treno con i tifosi dell'Inter
22 Maggio 2007 - letto 3782 volte Pseudo ultrà dell'Atalanta danno l'assalto in una stazione e poi fuggono. Poliziotto colpito a una gamba, contusi anche tre passanti. E dopo gli scontri partita vietata ai sostenitori milanesi. Per l'Osservatorio, Atalanta-Inter era una gara a rischio medio. I fatti, invece, hanno costretto il Ministero degli Interni a prendere in corsa una decisione drastica e a rispedire indietro i tifosi milanesi, circa duecento ragazzi partiti dal capoluogo all'ora di pranzo con regolari biglietti (del treno e della partita) alla mano. Il treno (di linea) aveva lasciato la stazione Centrale intorno alle 12.20, con venticinque minuti di ritardo proprio per controllare che tutti i tifosi fossero regolarmente muniti di biglietto. Il caos esplode poco dopo le 13, alla stazione di Terno d'Isola, a circa quindici chilometri da Bergamo. Un gruppo di ultrà atalantini sbuca dal nulla e colpisce il convoglio con sassi, mazze stile baseball, fumogeni e oggetti di ogni tipo. A bordo non ci sono solo tifosi, ma pure gente comune: scoppia inevitabilmente il panico e ci scappa anche qualche ferito, lieve per fortuna. Svanito l'effetto sorpresa, gli ultrà dell'Inter provano a reagire, ma una volta scesi dal treno il gruppetto di atalantini è praticamente fuori tiro: qualche sasso vola lo stesso, un poliziotto viene colpito a un ginocchio (sette giorni di prognosi), danneggiati due mezzi delle forze dell'ordine. Restano contusi lievemente anche tre passanti. Le due fazioni, comunque,non vengono a contatto ravvicinato nonostante un tentativo di inseguimento. A questo punto, la polizia fa risalire tutti sul treno, ai rappresentanti della Nord viene comunicato che pochi chilometri più avanti sono pronti dei pullman per portare tutti allo stadio di Bergamo. Ma a Ponte San Pietro arriva un'ulteriore sorpresa. Alla polizia è stato infatti comunicato l'ordine di impedire l'accesso allo stadio agli ultrà interisti, che in un primo momento mostrano una certa insofferenza, sentendosi beffati due volte. Comincia un tentativo di mediazione, ma in breve si capisce che non ci sono margini di trattativa. Saggiamente, i capi ultrà decidono di non andare oltre e accettano il rientro forzato a Milano, che avviene con un treno speciale. Fonte: Goal.com Notizie correlate Inter
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