Il derby del tifo se lo aggiudicano i rossoneri

Pisa Lucchese, si sa da anni, non è solo un derby calcistico ma anche una gara disputata a suon di sfottò e striscioni da ambo le parti; uno spettacolo irrinunciabile, proprio perché mette in risalto uno dei lati migliori degli ultras, lo spirito, inteso come sense of humour. Ed anche ieri il derby non ha disatteso le aspettative consegnando alla cronaca un vincitore ed un vinto. I sostenitori lucchesi presenti in quasi 2000 unità hanno tirato fuori una prova maiuscola sotto ogni profilo: il settore riservato agli ospiti era molto colorato, il sostegno alla squadra è stato incessante e gli striscioni esposti degni di un derby. Lo stesso sicuramente non si può dire dei tifosi pisani, che in sovrannumero (evidente visto che si giocava all'Arena Garibaldi) non sono riusciti a zittire i rossoneri ed hanno esposto striscioni monotoni, tutti incentrati sulla politica e quindi poco attinenti con la rivalità prettamente civica. La battaglia a distanza sotto questo aspetto è stata aperta dagli ultras della Lucchese che hanno esposto un lungo striscione con scritto: “Covarelli portali in Europa!!! Si, ma a Lourdes” a testimoniare sia il deficit societario che avvolge i nerazzurri, sia probabilmente il fattore sfortuna che li perseguita nel corso degli anni, visto che hanno cambiato tre presidenti, tutti col progetto di andare in serie B e mai nessuno di questi ci è riuscito (francamente per l'ultimo sembra sarà ancora più difficile). La seconda provocazione arriva al quarto d'ora della prima frazione con un cartello mostrato nel settore ospiti così recitante: “In campo 11 polli, in curva tanti conigli. Pisano speriamo l'aviaria ti pigli”. A questo punto, dopo la seconda “puntura” i pisani provano a rispondere con un enigmatico: “8-12-04 “Vi vogliamo così” ringrazia il cielo che hai potuto scriverlo”. Ora, non vogliamo discutere sul senso della frase ma sul contesto, nel senso che un normale spettatore difficilmente capirà dove sia lo sfottò in questo frangente in quanto sembra più un regolamento di conti in codice. I rossoneri sono scatenati e ne hanno davvero per tutti, compreso il collega giornalista Aldo Orsini, responsabile delle cronache alla radio ed in televisione del Pisa, per lui un “Orsini giornalista ultrà, distorci sempre la realtà” bacchettandolo probabilmente per la sua etica professionale che forse troppo spesso viene soppiantata dalle “ragioni di cuore”. Dopodichè cominciano le raffiche di colpi con i rossoneri che partono con un “le vostre firme, le nostre diffide” (uno dei più seriosi) ed un “voi siete negroazzurri”(indubbiamente quello peggio riuscito). A questa provocazione i pisani rispondono con il loro striscione che si portano dietro tutte le domeniche con scritto “Davvero?!?”; questa volta però anche qualche lucchese previdente ha trovato la maniera di rispondere esponendo un “Davvero, davvero!!!”. Ultimi sussulti da parte dei nerazzurri nel finale con due striscioni recitanti “Bulldog carogne con i fasci nelle fogne” e “25/4/2001 L'antifascismo non si processa” anche questi poco divertenti, mentre i lucchesi rispondono con un “Sconvolts lo sballo ti piace? Lascia la coca sniffa l'antrace”.
La guerra con carta e bomboletta finisce qui e come in tutte le guerre c'è chi vince e c'è chi perde. Onestamente per quantità di striscioni esposti, per la passione con cui hanni seguito la squadra e per il sostegno che hanno dato ai propri beniamini, vincono, diciamo così, per ko tecnico i lucchesi.

Fonte: alelucca.it