Come si apprende da un comunicato Ansa diramato nella giornata di ieri, i giocatori del Venezia si sono rifiutati di scendere in campo per la consueta ripresa delle sedute di allenamento in vista della 13° giornata di campionato.



La decisione è stata resa nota dal capitano della squadra Mattia Collauto: “Ci siamo presi una giornata, perchè desideriamo parlare con la proprietà per chiarire alcune cose e ci auguriamo di poter incontrare i vertici societari entro domani (oggi, ndr)”.



Ha aggiunto Paolo Poggi, l'altro giocatore incaricato dallo spogliatoio di incontrare la stampa per comunicare la decisione “Quando avremo questo chiarimento” “diremo i motivi che ci hanno portato a prendere questa decisione. Vogliamo però che sia chiaro fin da ora che il nostro unico obiettivo resta la salvezza”.



Dal sito vesport si apprende che ci sarebbe stato un incontro, praticamente in notturna, tra la dirigenza del Calcio Venezia e i suoi tesserati. I Poletti, proprietari del club avrebbero chiamato a raccolta tutti i dipendenti. Nessun è stato ancora emesso alcun comunicato ufficiale sull’esito dell’incontro. La tifoseria è apertamente schierata dalla parte dei giocatori.

Ricordiamo che la formazione lagunare (penalizzata di due punti per illecito amministrativo), dopo la sconfitta di domenica in casa del Pergocrema, occupa l'ultimo posto in classifica nel campionato di Prima Divisione della Lega Pro.



La scorsa notte sui muri della tribuna del campo di allenamento erano state tracciate, dai tifosi del gruppo organizzato "Gate 22", alcune scritte a spray contro la proprietà del club. Scritte che sono state fatte prontamente cancellare dalla società arancioneroverde. Sempre dal sito vesport si apprende che il gruppo ha emesso un comunicato in cui dice di non contestare i risultati sul campo, ma l'arroganza, l'incapacità organizzativa e gestionale, le mancate verità della dirigenza. "Chi ama vede con il cuore oltre l'apparenza" è la frase conclusiva.



Intanto c’è da segnalare che il 25 novembre scade il termine per la ricapitalizzazione. La crisi economica del club arancioneroverde comincia a farsi preoccupante e i giorni rimasti a disposizione per risolverla sono davvero pochi.

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