Una carica della polizia in tenuta antisommossa, tre carabinieri contusi e cinque ultras spallini che hanno avuto bisogno di cure mediche (due per eccessi etilici). È il bilancio del dopogara fuori dallo stadio Gabrielli, dove il Rovigo ha battuto la Spal davanti a un pubblico record. La carica delle forze dell'ordine è partita durante l'uscita dei tifosi ferraresi, mentre i bus li aspettavano per portarli alla stazione.

I tifosi ferraresi erano arrivati a Rovigo alle 13 senza causare incidenti, tranne la bravata di alzare le mani sulle prime vetrate a disposizione: quelle dell'ufficio del capostazione. Inoltre avevano tirato il freno di emergenza facendo fermare il convoglio pochi metri prima del normale stop. Tranquillo l'afflusso dei tifosi rodigini, con lo spiegamento di vigili a controllare il transito dei tifosi e gestire il traffico per far sì che sia chi raggiungeva lo stadio in auto, chi si muoveva per altri motivi, non avesse problemi.Diversa la situazione durante la partita (sono stati bersagliati i fotografi e il personale) e all'uscita dal Gabrielli. Forse delusi per la sconfitta dello loro squadra, probabilmente troppo "carichi" di alcol, gruppi di ultras ospiti se la sono presa con cartelloni pubblicitari e segnaletica stradale. Circa 200 i facinorosi che hanno cominciato a premere contro le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa. Alcuni di loro erano armati di estintori con i quali hanno spruzzato gli agenti. Poi è partito qualche mortaretto, quindi i più esagitati hanno lanciato sassi verso i carabinieri del battaglione di Mestre, di Rovigo e contro gli agenti della polizia. Poi hanno provato ad alzare il tiro: hanno divelto alcuni segnali stradali scagliandoli contro gli agenti, anche un transenna è volata su di loro. Infine la reazione delle forze dell'ordine, un lacrimogeno e poi la carica per scompaginare gli ultras spallini. Altri due lacrimogeni sono finiti sui bus, costringendo gli autisti a scendere e a ritardare di pochi minuti la partenza. Tre carabinieri sono finiti al pronto soccorso, uno ferito a una mano, l'altro a un dente il terzo ad un labbro (erano del battaglione di Mestre). Arrivati alla stazione, per evitare disagi ai passeggeri all'entrata e sotto le pensiline, gli spallini sono stati scortati al parcheggio dello scalo merci, che in mattinata era stato sgomberato di veicoli e di possibili oggetti di lancio. Qui gli ultras sono rimasti ad aspettare sotto una pioggia sottile il treno per Bologna delle 17.07, arrivato una ventina di minuti dopo. E il precedente Interregionale delle 16.07 (in ritardo, alla fine, di 80 minuti) ha ceduto il passo al treno con i vagoni riservati (a fine convoglio) agli ultras. Che sotto l'occhio delle telecamere della polizia, e continuando i cori da stadio, sono saliti sui vagoni. Come ricordo, appena partito il treno, hanno abbassato i finestrini per gettare l'ultimo fumogeno della giornata, e qualche bottiglia di birra. Ordinaria amministrazione, dicono, nel calcio professionistico. «Ai lavori forzati», diceva la gente che guardava, a distanza di sicureza.Nicola Astolfi

Alberto Garbellini

Fonte: gazzettino