SASSARI. Non bastano infortuni e squalifiche: domenica alla Torres mancherà anche la colonna sonora. Nessun coro, nessun incitamento, striscioni assenti; di più: una fetta di curva nord, il cuore pulsante al tifo rossoblù, sarà vuota. Gli ultras rimarranno fuori, in silenzio e vorrebbero che altrettanto facessero gli altri "curvaioli". Il motivo? Il calcio c'entra ben poco: non è una protesta contro l'operato della società, né contro gli scarsi risultati della squadra. La tifoseria sciopererà "per protestare contro la gestione repressiva dell'ordine pubblico durante le partite interne della Torres".
Lo si legge nel volantino che domenica pomeriggio sarà distribuito ai cancelli di piazzale Segni, ed è un segnale inequivocabile di una tensione esistente da tempo e non solo a Sassari, tra tifoseria e forze dell'ordine. «Comprendiamo la delicatezza del momento per la squadra e soffriremo anocora di più per questo, ma passare sopra questioni di principio non è nel nostro stile»: la goccia che avrebbe fatto traboccare un vaso già colmo di episodi risalirebbe all'ultima partita interna, quella con l'Aquila e al periodo seguente; le cinque diffide comminate a causa dei tafferugli di via XXV Aprile e ciò che ne è seguito (quella che viene definita "gestione repressiva") non sono andati giù agli ultras rossoblù che hanno dunque deciso di alzare la voce. Anzi, di farla sparire del tutto: «Chiediamo a tutti di aderire all'iniziativa lasciando completamente vuota la nord. Ai semplici tifosi di alzare la guardia. Alla squadra diciamo di combattere a denti stretti, come se noi fossimo presenti». Sarà, comunque, un "Vanni Sanna" diverso anche perchè non sembrano esserci, al momento, margini di ripensamento.
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