GENOVA. 20 SETT. "Mi sento offeso più come cittadino che come sportivo. Vorrei sapere se oltre che dalle insidie dei tifosi che ci ospitano, non sempre a braccia aperte, da oggi devo anche stare attento agli impulsi improvvisi di un Carabiniere che ha dalla sua la forza del manganello. Soprattutto quando uno non ha fatto niente e non dà dimostrazioni di ostilità". Decreto Pisanu o no da oggi c'è un tifoso genoano in più che domanda alle istituzioni un po' di chiarezza. Non sui punti in classifica - che quest'anno sono quantomai ballerini a causa di Calciopoli - bensì sui possibili punti di sutura che per fortuna non ha richiesto il trauma lacerocontuso tra naso e zigomo provocatogli da una manganellata di un Carabiniere. Facciamo dunque luce almeno sui fatti: Christian, 29 anni, arriva ieri sera alle 20:20 in auto privata a Modena per assistere con alcuni amici alla trasferta dei Grifoni in Emilia. Parcheggia, Ha il biglietto per entrare e questo è un particolare da non sottovalutare per lo svolgersi concitato degli eventi. Il settore ospiti è accessibile da un viale alberato che è delimitato da un muraglione di contenimento del "Braglia" e dalla Ferrovia: quindi una specie di trappola per topi in caso di tafferugli. Questi ci sono. Dalla testimonianza di Christian, un gruppo di una quarantina di genoani premerebbe per entrare nel "settore ospiti", probabilmente sprovvisti di biglietto. La Polizia non ci sta e si predispone a convincere, non sappiamo con quali intenzioni, questo gruppetto senza ticket a desistere. Il nostro tifoso intuisce che la cosa può essere fonte di guai ma non per lui, perchè il tagliando ce l'ha. Lo mostra ad un poliziotto proprio per passare via, entrare nello Stadio e togliere due castagne dal fuoco: se stesso e la Polizia medesima che avrebbe un problema in meno da gestire. La risposta è no: adesso non si passa. Adesso il problema interessa suo malgrado anche Christian che poteva già essere fuori da qualsiasi intemperanza. Qualcosa in quel momento scatta nel dispositivo di sicurezza antitafferugli. Succede quando a pochi metri da Christian si spalanca un cancello laterale del "Braglia" che dà sfogo ad un drappello nutrito di tifosi genoani che erano già dentro l'impianto modenese in fuga da una carica interna. Christian non ha neppure il tempo di defilarsi da quella che da una situazione di normalità è divenuta un concitato fuggi fuggi generale, quando vede calare sul suo viso l'ombra di un manganello mosso dalla mano di un Carabiniere del Reparto Mobile in assetto antisommossa. Purtroppo non è solo un'ombra e la forza del randello gli si imprime sul volto causandogli il trauma facciale sanguinante. Christian riiesce poi ad entrare sul campo e nell'intervallo si reca al posto di pronto soccorso dello Stadio dove i Militi delle Pubbliche Assistenze gli prestano le cure del caso: una bella sacca di ghiaccio da porre sulla ferita che fortunatamente non ha dato esito ad una più grave emorragia. Mesto il ritorno sotto la Lanterna. "Ci tengo che questa brutta esperienza si sappia - dice pacato Christian - e che faccia riflettere chi gestisce gli uomini in divisa. Non si picchia alla cieca come dei Robocop".
Marcello Di Meglio.

Fonte: Liguria Notizie - ligurianotizie.it