Premetto che non sono ne pescarese ne tantomeno catanese quindi il mio racconto può considerarsi imparziale.
Lattesa era tanta visto la posta in palio,si preannunciava il pienone grazie anche allaiuto dei catanesi che in settimana avevano annunciato una vera invasione di colori rosso-azzurri allo stadio adriatico;
invece e stato un vero fiasco sia da una parte che dallaltra,infatti gli spettatori presenti hanno superato di poco le 10.000 unità(e questo ridimensiona moltissimo i pescaresi) e i catanesi che avevano annunciato larrivo di almeno 3000-3500 tifosi erano si e no 900.
In città già dal mattino era cominciata una piccola caccia al catanese senza esito visto che la zona stadio(curva sud)era presidiata da un folto gruppo di celerini,quindi i tifosi biancazzurri si sono limitati ad lanciare gestacci verso le auto provenienti da Catania che giungevano ,scortate, allo stadio .
Anche sullautostrada e sullasse attrezzato(sia allandata che al ritorno) però si svolgeva la caccia,però in questo caso sono gruppi di catanesi a cercare i pescaresi,ne fa le spese qualche povero malcapitato che anche non centrando nulla con il Pescara-calcio ha avuto sia la disgrazia di avere lauto targata PE sia di essersi imbattuto per caso con gruppi di catanesi che arrivavano a Pescara ,rimettendoci specchietti e fanalini.
La caccia alluomo termina(sia da una parte che dallaltra) esattamente alle 15-15:30 quando il diluvio universale si abbatte sulla costa adriatica,grazie alla fitta pioggia circa 100 supporters etnei riescono ad entrare nello stadio senza biglietto.
La gara sta per cominciare e la pioggia che fino ad allora era stata battente comincia ad allentarsi lasciando qualche spiraglio per il sole;
il campo a prima vista sembra un vero e proprio lago e gli operai del comune cercano di drenare lacqua facendo dei buchi sul manto erboso.
Nel frattempo molti i cori di scherno sia da una parte che dallaltra ,
da parte dei pescaresi sono partiti anche cori sia a favore dei messinesi che dei vicentini.
Comunque alle 17(lora fissata per la gara)i giocatori scendono regolarmente in campo.
I supporters biancazzurri avevano annunciato una grande coreografia ma quella vista oggi e solo la ripetizione di una storiella che va avanti da parecchi anni;
infatti la mega-coreografia di cui si era molto parlato nei giorni scorsi consisteva nel ricacciare una vecchio bandierone(esposto nelle precedenti promozioni in a),diventato ormai nero,raffigurante il delfino ,ma a colpo docchio sembrava un pesciolino fuor dacqua(forse con il passare degli anni si era rimpicciolito come tutta la tifoseria pescarese).
Dallaltro lato i catanesi rispondevano con un paio di fumoggenate,prima di ciò sono anche stati ringraziati con un applauso i ragazzi dellAquila (una trentina quelli contati) per la loro presenza.
Il risultato francamente rispecchia chiaramente landamento della gara con un Catania molto molle che puntava chiaramente allo 0-0 per poi giocarsi il passaggio al turno successivo in casa, e un Pescara più spregiudicato che ha condotto a sprazzi la partita .
Le azioni più pericolose dei catanesi sono state due ed entrambe nel primo tempo:
una di poco al lato e laltra stampata sul palo.
Tutto sommato risultato giusto anche se non si e certo vista una bella gara, ma in quel pantano non ci si poteva aspettare di più infatti con quelle condizioni di campo entrambe le formazioni hanno faticato oltremisura a inanellare tre passaggi consecutivi, in special modo nel primo tempo. .
Nel secondo tempo,grazie anche alle migliori condizioni del campo, buon inizio del Catania ma è stata solo una fiammata infatti il Pescara riprende subito in mano le redini della gara e passa in vantaggio con Suppa.Il tecnico del Catania cerca di raddrizzare la gara togliendo 2 giocatori spenti come Fini e Baggio, ma ormai è troppo tardi il risultato è già scritto anche se restano 90 minuti in cui può succedere di tutto!!!!!
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