tifo-report di L'AQUILA-CATANIA
22 Aprile 2002 - letto 861 volte La 32.ma giornata di campionato vede contrapposti i rossoblù aquilani ad una delle formazioni più forti del torneo:il Catania di Pietro Viercowod. Partita nervosa ma bella sotto il punto di vista tecnico-tattico;infatti le due squadre sono ben disposte sul campo e giocano entrambe a viso aperto.Il pareggio non serve a nessuno. Nella prima frazione di gioco sono i padroni di casa a prendere le redini del gioco in mano e cercano il gol con affondi molto pericolosi,passaggi veloci e pressing asfissiante. Le azioni più pericolose sono capitate prima sui piedi di Battaglia,che manda la palla al lato,poi su quelli di Cecchini che non trova nessuno in mezzo all’area. Catania nervoso che non riesce a tessere azioni pericolose e un Aquila che attacca a testa bassa,imbrigliando così la squadra etnea nella propria metà campo,un Catania che sembra essere stordito dalla partenza dell’Aquila; ma al 32’ minuto ecco che va a segno proprio il Catania sullo svolgersi di una azione dubbia che porta ad un calcio d’angolo da cui Cordone incornerà a rete. Ora è L’Aquila che è stordita e che cerca di reagire ma senza seguire nessuno schema e quindi tutte le azioni si concludono con un nulla di fatto.Da segnalare un magistrale Bonomi che smorza sul nascere tutte le azioni pericolose che gli aquilani creano. La terna arbitrale esce tra i fischi segno evidente della gara diretta in maniera confusa e senza polso sia da una parte che dall’altra. Nella ripresa sembra regnare un sostanziale equilibrio tra le due squadre ma la paura di perdere spinge L’Aquila ad attaccare senza tregua e spesso si rischia di essere colpiti dal contropiede degli etnei che sprecano proprio nel secondo tempo l’occasione più clamorosa mancando lo specchio della porta a distanza ravvicinata. Gli abruzzesi raddrizzano la gara al 58’.mo con una punizione da cineteca di Russo che si insacca proprio nel 7. E’ pareggio ,ma non basta ai rossoblù aquilani che spingono e tentano di trovare il colpo della vittoria ,quello che sancirebbe la matematica salvezza con due giornate d’anticipo,ma non c’è niente da fare.La gara finisce con un pareggio che a questo punto della staggione non accontenta nessuna delle due formazioni che aspirano a obbiettivi ben diversi. LA PARTITA SUGLI SPALTI Si respira aria di festa tra le due tifoserie tra le quali corre buon sangue,i supporter ospiti giungono di prima mattina ed è un continuo scambiarsi di sciarpe adesivi e quant’altro riguardi i gruppi organizzati che compongono le due tifoserie,che addirittura pranzano insieme nella sede dei NAM. La scena si ripresenta poco prima che inizi la partita dove i tifosi di entrambe le parti brindano alla loro amicizia. GLI AQUILANI In occasione della giornata rossoblù sono presenti 4000-4500 spettatori,ci sono i soliti fuochi d’artificio che hanno caratterizzato gran parte delle gare dello scorso anno; nel clima armonioso creato dalle due tifoserie c’è anche il tempo di ricordare il tifoso catanese Fabrizio,con due mazzi di fiori, morto proprio lo scorso anno mentre veniva a L’Aquila. Ad inizio gara ed al termine della stessa sono stati parecchi i cori a favore della tifoseria etnea ed a sfavore degli odiati nemici comuni del messina. Per quanto riguarda il tifo è stato ottimo ,spaziale ,un vero e proprio tripudio,l’unico attiamo di smarrimento c’è stato quando il Catania è passato in vantaggio. Numerosissime le bandire e i stendardi presenti ,bellissime le sciarpate e i battimani infiniti,ma sempre ottimi acusticamente parlando. Ottimi anche i cori,sembrava di essere tornati ai fasti dello scorso anno,e oggi come allora abbiamo accompagnato la squadra,che a fine gara ci ha ringraziato, alla vittoria. GLI OSPITI Che dire,ormai tutti sanno di che pasta sono fatti i supporter rosso-azzurri etnei. Ottima tifoseria,molto cordiali proprio come nella gara di andata. Presenti in circa 130 unità,numero spaventoso che nessuno si aspettava considerando la distanza e il momento non felice; hanno partecipato attivamente ai cori contro il Messina e contro il Pescara. Il momento del gol è stato il migliore per loro,belle fumogenate e bei battimani. Dopo il pareggio hanno esposto un significativo striscione che invitava i giocatori a cacciare gli attributi. Fonte: l'aquila news Notizie correlate Catania
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