La Procura di Genova ha avviato un'inchiesta sulla gara Genoa-Venezia, disputata sabato scorso e terminata 3-2 per i liguri, risultato che ha promosso in serie A la squadra di Cosmi. L'indagine è stata aperta per un sospetto di combine: un dirigente dei lagunari sarebbe stato infatti trovato con una valigetta contenente 250mila euro "di dubbia provenienza". Già sentiti il tecnico Manzo e sei giocatori del Venezia.Le indagini nascono a Genova in seguito ad alcune segnalazioni sul fenomeno delle scommesse clandestine sui risultati delle partite. La gara, che i rossoblù avevano bisogno a tutti i costi di vincere per assicurarsi matematicamente la promozione, era stata vinta 3-2 dalla squadra di Cosmi contro una squadra, il Venezia, già matematicamente retrocessa in serie C1. Gli inquirenti sembra siano stati messi in allarme dal fatto che il club di Manzo si fosse presentato in Liguria con moltissimi assenti: avvenimento che aveva fatto storcere il naso a molti, visto che a diversi giocatori non erano state pagate alcune mensilità e che, come già detto, la squadra non aveva più nulla da chiedere alla classifica. Le assenze, tuttavia, erano tutte accompagnate da regolari certificati medici, ma la Procura aveva deciso comunque di piazzare delle microspie nell'albergo dove era alloggiato il Venezia.
Proprio quanto emerso dalle intercettazioni sembra abbia convinto gli inquirenti ad aprire il fascicolo, insieme con il ritrovamento di 250mila euro in contanti definiti "di dubbia provenienza" nella valigia di un dirigente del club lagunare. I carabinieri, incaricati dagli inquirenti del capoluogo ligure, hanno sentito quattro giocatori del Venezia scesi in campo a "Marassi" (Lejsal, Oliveira, Vicente e Borgobello) più due non convocati per la trasferta (Savino ed Esposito). Tutti hanno negato di essere stati contattati, per telefono o di persona, da personaggi sospetti. I carabinieri si sono anche informati se la preparazione prima della partita si sia svolta regolarmente o se i giocatori hanno notato qualcosa di strano: in più sembra avrebbero acquisito alcuni tabulati telefonici. Anche la Figc ha aperto un fascicolo parallelo. Il generale Pappa aspetta comunque che la Procura gli passi gli atti della sia inchiesta.