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Scontri dopo Verona-Genoa
31 Ottobre 2006 - letto 17384 volte
I rapporti tra la tifoseria dell’Hellas e quella rossoblù non sono amichevoli: l’anno scorso fu guerriglia. Questa volta danni limitati
C’è il Genoa, tensione allo Stadio
Lacrimogeni e grande spiegamento di carabinieri e polizia per evitare scontri






La volta scorsa, era il 26 marzo. E c’era stata guerriglia urbana. Quindi il timore che anche ieri fosse una «serataccia» c’era. Inoltre Verona-Genoa è una delle partite, se non la partita più calda del campionato, e il fatto che giocasse la sera è stato un altro degli elementi che le forze dell’ordine hanno maledetto appena visto il calendario di serie B.
L’Hellas è inoltre gemellato con la Sampdoria e anche questo non aiutava. Quando gli ultrà del Grifone sono partiti dalla Liguria hanno raccattato sassi dalla massicciata della ferrovia. Un gesto che la lasciava pensare lunga su quello che poteva accadere una volta arrivati a Verona. In compenso ieri mattina in curva nord trionfava una scritta di benvenuto che paragonava il Genoa alla nota sostanza di deiezione.
I tifosi rossoblù arrivati in città con la prevendita biglietti sono stati un migliaio, decisamente meno rispetto ai 2500 dello scorso anno. Ma sono arrivati sia in pullman che in treno, che con le proprie auto. I rinforzi alla forze di polizia erano arrivati, ma come sempre in queste cose, se tutto va bene significa che erano sufficienti, se qualcosa va storto, troppo pochi.
Il questore Luigi Merolla è stato in ufficio fino a tardi per seguire le fase del pre e dopo partita e ha atteso il rientro dei suoi dirigenti.
Durante la partita uno striscione ha ricordato Monica Di Mari, l’impiegata della vigilanza uccisa mercoledì all’Ipercoop di Carasco e tifosissima della squadra rossoblù.
La trentottenne, colpita al petto da un ladro poi arrestato, sarebbe anche venuta in trasferta a Verona per il posticipo come aveva confermato ai responsabili del club 7 Settembre. Era riuscita infatti a farsi spostare il turno all’Ipercoop e avrebbe viaggiato sul pullman con gli altri supporter del Genoa.
L’unico momento di tensione dentro lo stadio è stato quando dopo il gol del Genoa, dalla curva nord sono stati lanciati dei razzi ad altezza uomo. La polizia adesso dovrà cercare di esaminare i filmati delle telecamere per cercare di risalire agli autori dei lanci. Ma per il resto, dentro al Bentegodi è filato tutto liscio.
A fine partita i tifosi del Genoa sono stati messi sui pullman controllati a vista fino alla partenza, ma nonostante questo, poco dopo l’avvio dei mezzi alcuni ultrà sono riusciti a scendere dai pullman e a lanciarsi contro i veronesi che come spesso accade si sono messi attorno alla stadio ad aspettare che passassero gli avversari. Da qui le due tifoserie sono venute a contatto e ci sono stati momenti di tensione. Lo scontro e’ stato violento. Un tifoso genoano A. F. di Tortona ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dopo aver ricevuto un colpo di bottiglia in pieno volto. 2 tifosi scaligeri sono stati fermati.
La polizia è stata costretta a lanciare lacrimogeni e ad affettuare cariche di alleggerimento. Così verso le 23.30 in zona stadio s’è levata l’ormai nota nuvola che faceva pizzicare la gola e lacrimare gli occhi. E la polizia era tutta in giro ad allontanare i tifosi dell’una e dell’altra parte. I genovesi sono stati fatti risalire, ma gli animi erano ormai caldi. Nelle prossime ore verranno esaminati i filmati per cercare di identificare i tifosi, che potrebbero essere arrestati nell’arco di 48 ore.
Prima della partita invece c’era stato qualche inseguimento a ragazzini che avevano lanciato razzi e bottiglie contro la polizia. Una potente bomba carta e' stata lanciata verso una pattuglia di Vigili Urbani che fortunatamente non ha creato danni alle persone, solo molta paura. La volta precedente ce n’erano stati quattro arresti e una ventina di denunciati. In redazione lo sfogo via mail di alcuni residenti che lamentavano l’ennesima guerriglia urbana sotto casa, con auto dai finestrini mandati in frantumi. La gente a Verona e’ stufa e dice fate giocare le partite a porte chiuse!
Fonte: il Verona
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