SAN BENEDETTO – Trenta minuti di guerriglia urbana. Violenti scontri tra ultras e forze dell’ordine con un bilancio che vede una quarantina di feriti, equamente distribuiti tra le due parti. Sono circa venti, infatti, gli uomini di Polizia e Carabinieri che sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari, tra loro anche il dirigente del commissariato Marco Fischetto, colpito violentemente alla testa. Il big match del “Riviera delle Palme” tra Sambenedettese e Genoa è cominciato come peggio non poteva. Quella che doveva essere una giornata di festa che andasse a consolidare l’amicizia trentennale tra le due tifoserie, si è trasformata in una guerriglia urbana scattata a causa del fatto che molti tifosi rossoblù si sono mostrati recalcitranti alle perquisizioni delle forze dell’ordine. La scintilla sarebbe nata da una discussione tra un tifoso e un poliziotto a causa di un accendino che l’uomo si sarebbe rifiutato di lasciare ai cancelli. La discussione si è presto allargata ai tanti tifosi presenti nei pressi del cancello della curva Cioffi, e in pochi minuti si è passati dalle parole ai fatti. Alle sassaiole e lanci di oggetti degli ultras, hanno risposto le cariche della Celere accompagnate dal lancio di numerosi lacrimogeni. Insomma un pomeriggio iniziato nel peggiore dei modi, con un episodio di violenza che ha messo in secondo piano l’importantissima e sofferta vittoria ottenuta dalla Sambenedettese sul blasonato Genoa.

Fonte: CORRIERE ADRIATICO