Qui Parma
11 Novembre 2003 - letto 1300 volte Dieci anni fa circa, la Reggiana era in serie A e il suo sponsor era Giglio, azienda casearia locale che fa capo al colosso Parmalat. Per la prima volta in quasi un secolo di storia quindi il derby del grana tra Parma e Reggiana si giocava ai massimi livelli, ma - curiosa anomalia - sotto lo stesso padrone. Al ritorno, a Reggio Emilia, il Parma fu sconfitto per 2-0. Abbastanza per ingenerare nei Boys, i più accesi tra i tifosi gialloblù, il dubbio che i loro eroi non si fossero impegnati a sufficienza. Qualcuno dei giocatori ebbe la bella idea di controbattere dicendo che "in fondo quella era una partita come un'altra". Peccato mortale agli occhi di chi nel risultato della sfida coi cugini doltrEnza individua il primo tra tutti gli obiettivi stagionali. Da allora gli stessi Boys decisero un provvedimento drastico: si tiferà solo per la squadra, mai più un coro ad personam per singoli giocatori. Per nessuno, non per Crespo né per Thuram, niente eccezioni neppure per Buffon, Veron o Cannavaro né per la bandiera Benarrivo. Il tutto fino a domenica 9 novembre 2003. Quando allimprovviso, non è ben chiaro il perché, dalla curva Nord si è alzato un nome urlato a gran voce: Sicignano. A far rompere lanatema è stato lui, il calvo portiere esordiente. Il ragazzo nemmeno più tanto giovane (29 anni) arrivato da Palermo a cui il destino aveva finalmente regalato la prima gara da titolare in serie A. E forse cè della premonizione in tutto questo. Perché Vincenzo Sicignano è stato il migliore in campo. Se il Parma non ha abbassato la testa di fronte al Milan molto del merito è stato suo. Con quei due voli simili e perfetti, al 1 su Seedorf, al 19 su Shevchenko, ha chiuso la porta. Due parate eccezionali su tiri di campioni che lui, per 12 anni in giro tra serie B e C, fino a ieri aveva visto solo in tv. Tante grazie a Baldini, allora, che arrivando a Palermo da Empoli gli aveva chiaramente fatto capire che si sarebbe portato dietro Berti e che per lui non ci sarebbe più stato posto. E grazie anche alla sua intuizione, visto che lo voleva mezza serie B e che a Brescia gli avevano offerto il posto da titolare. Ma lui, Vincenzo Sicignano da Scafati, Salerno, voleva Parma. E pazienza se ci sarebbe stato da fare il dodicesimo. Ha avuto ragione. Ha dovuto aspettare domenica 9 novembre, ma adesso lo sa. E lo sanno anche il Parma e i suoi Boys, ora non più così preoccupati della corte che il Chelsea di Abramovich fa a Frey. Fonte: la gazzetta Notizie correlate Parma
Altre notizie ![]() 29 Ottobre 2020 - Cosa significa essere ultras?
Essere ULTRAS significa essere a difesa della città, in ogni Suo aspetto e sfaccettatura.
Essere... ![]() 27 Ottobre 2020 - “Avete distrutto la pescaresità...Fuori da questa città”. Recita così uno striscione della tifoseria... ![]() 27 Ottobre 2020 - Non è un periodo semplice per la Cavese. Dopo la sconfitta contro il Monopoli per 0-1, alcuni esponenti della tifoseria si sono... ![]() 22 Ottobre 2020 - Ancora una volta siamo costretti ad alzare la voce.
Ancora una volta in questa Città è difficile investire o fare sport.... ![]() 16 Ottobre 2020 - Curva Nord Ancona comunica che, viste e considerate le nuove normative di accesso allo stadio uscite nell'ultimo decreto, ha deciso di... ![]() 15 Ottobre 2020 - Un momento non facile per l'Arezzo, che in campionato non sembra aver ancora trovato la giusta quadra: un solo punto in quattro gare e... ![]() 13 Ottobre 2020 - Nonostante la vittoria con il Potenza, alcuni ultras rossoneri hanno manifestato davanti al comune l’attuale società.... |
Stai ascoltando
![]() Onair
|