Alla vigilia si annunciava un grande spettacolo in campo e sugli spalti:le due squadre nei rispettivi ritiri avevano trovato la tranquillità, ai botteghini di Pescara erano stati venduti quasi ottomila tagliandi e dalla sicilia si aspettavano quattromila tifosi dopo la richiesta,da parte della società etnea di seimila biglietti.
La Pescara Calcio aveva acconsentito inviando un primo blocco di quattromila ticket.
E così tutto era pronto per la grande festa.
Ma già dalle prime ore della mattina,tutti si sono trovati di fronte un nemico maggiore,la pioggia.
Per tutta la mattinata si sono registrate precipitazioni di carattere temporalesco sulla costa abruzzese,che hanno raggiunto la maggiore entità intorno alle 16,20.
Alle 16,20 lo stadio era deserto ed il campo ricordava le risaie della pianura padana. Intorno alle 16,50 la pioggia ha smesso di battere e le due tifoserie hanno cominciato ad entrare nello stadio Adriatico.
Si prevedeva che il grosso della prevendita si compisse nella mattinata di domenica,tanto che erano previsti sedicimila spettatori,ma a causa del maltempo nella giornata domenicale sono stati venduti poco più di mille biglietti.
Sembrava che la festa fosse rovinata,e quando alle 17,10 lo stadio andava riempindosi, il capitano biancazzurro Pallidini, passando sotto la Curva Nord ha fatto un gesto di esultanza:voleva dire che si sarebbe giocato.
Così davanti a poco più di diecimila spettatori zuppi d'acqua ha preso il via la sfida, in campo e sugli spalti.
I catanesi alla fine erano circa 900 ed il gabbiotto sarebbe ampiamente bastato a contenerli.
La Curva Nord non era certo piena come ci si aspettava, ma la coreografia preparata c'è stata:
nelle parti laterali sono state tirate su delle bande plastificate di colore azzurro, mentre nella parte centrale è stato tirato su il bandierone copricurva bianco con il delfino celeste: un bello spettacolo.
Dalla pate etnea una discreta fumogenata.
Nella curva pescarese ci sono anche alcuni ragazzi di Vicenza,Messina e Livorno,tanto che sono ben in mostra i bandieroni dei gruppi veneti Kapovolti e Fabio Group.
Nella prima frazione la curva di casa prova a imporsi subito,tanto che per i primi minuti i catanesi sono sovrastati. Esposti anche omaggi a Currò, ucciso dai catanesi.
Man mano che la gara va avanti i siciliani prendono coraggio e la loro squadra reagisce sfiorando anche il gol nel secondo tempo.Fino a quel momento c'erano stati molti attacchi dei padroni di casa,ma abbastanza sterili per via del pantano.
Ma la Curva Nord non ci sta e prova a spronare i giocatori e quando a dieci minuti dal termine Suppa gonfia la rete con un gran gol,la Nord esplode letteralmente e fino alla fine è una bolgia, certo, non come "La Boglia" di qualche anno fa, ma comunque molto calda.
Alla fine è grande festa,invece i catanesi tornano a casa pronti alla battaglia di domenica prossima.
Tra sei giorni al Cibali sono previsti ventimila spettatori sempre che non ci siano nubifragi, anche se in Sicilia ne avrebbero veramente bisogno, visto che l'acqua scarseggia!
Da Pescara non si sa ancora quanti tifosi partiranno partiranno.
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