Soprattutto a Parma e Genova (sponda Sampdoria), dove l'incredulità dei tifosi fa da padrona, visto e considerato che le due tifoserie sono gemellate da ben 25 anni e ogni qual volta si inontrano danno vita ad iniziative uniche; un esempio di modernità che raramente il calcio è in grado di offrire. La motivazione di vietare la trasferta ai tifosi blucerchiati senza Tessera del Tifoso è la seguente: "Comportamenti posto in essere dalla tifoseria della Sampdoria in occasione di precedenti incontri". Insomma, è una punizione per fatti avvenuti precedentemente. Il resto non conta: non conta il gemellaggio e non conta l'assenza totale di scontri tra le tifoserie di Parma e Samp. E pensare che il Casms dovrebbe prendere decisioni in base alla presunta pericolosità di una partita, dopo un'attenta analisi dei vari componenti del Comitato, tra cui i carabinieri, la polizia, la guardia di finanza, i delegati alla sicurezza della Figc e il Coni.
Ci piacerebbe sapere quali sono stati i criteri generali di valutazione, che non possono essere solo di natura repressiva, perché altrimenti non sarebbero "legali", e comprensibili, le decisioni prese nei giorni scorsi per il derby Palermo-Catania del 14 novembre (nessun divieto per i tifosi catanesi) e per il derby Lazio-Roma (già giocato). In entrambe i casi, infatti, non mancano notizie di pesanti scontri tra le opposte tifoserie.
E ancora: come mai ai tifosi della Roma è sempre concesso di venire al Tardini quando in passato hanno accoltellato tre parmigiani? Difficilmente riceveremo una risposta: il calcio moderno, quello in mano alle tv a pagamento, infatti, non prevede il rispetto dei normali tifosi, se non attraverso la Tessera del Tifoso, uno strano strumento in mano alle banche che fino ad oggi non ha generato benefici, bensì costi.

http://www.sportparma.com/calcio_serie_a_sport_parma/7038-Parma-Samp-tra-dieviti-tessere-Decisioni-Casms-senza-perch.html

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