Ordinaria follia genoana a Spezia
07 Aprile 2006 - letto 4763 volte La Spezia. La disfatta di Spezia: sul campo dove lAquila spenna il Grifone e vince anche la partita del tifo al Picco. Allo stadio non accade nulla di anomalo, anzi, il gioco delle scenografie e la pazzia per la vittoria spezzina riescono anche a superare il temporale che per mezzora imperversa, rattristando ulteriormente e inzuppando la curva Piscina dove erano sistemati i genoani. E, soprattutto, la disfatta del dopo con 5-600 tifosi secondo le stime della polizia che al ritorno verso la stazione ferroviaria scatenano una serie di incidenti prima tra piazza Saint Bon e il piazzale della stazione, poi allinterno. Una parte della tifoseria rossoblù (estranea al disastro del dopo gara la parte dei club che aveva lasciato Spezia con i propri pullman) che era arrivata in treno (un migliaio di persone) è rimasta a sua volta estranea agli incidenti, ma quanto accaduto ieri va letto e interpretato sotto due aspetti. Il primo: la delusione per come è maturata la sconfitta sotto laspetto squisitamente tattico (le critiche che stanno emergendo per il siluramento di Vavassori e il calciomercato di gennaio quando la squadra veleggiava in vetta alla classifica) e per i malumori esistenti (ieri per un tempo è ricomparso lo striscione contro Enrico Preziosi) in larga parte degli ultrà e no, soprattutto della gradinata Nord, nei confronti della presidenza del Genoa e della gestione societaria con relative vicende giudiziarie. Il secondo è figlio del come si è arrivati alla gara di ieri, tra ordinanze di divieto, rinvii, si gioca e non si gioca. Era se non inevitabile, prevedibile quanto accaduto. Lunico appunto da muovere ieri al sistema di prevenzione messo in atto a Spezia è stato quello relativo al cantiere di lavoro interno alla stazione ferroviaria, lasciato aperto. Unica, non indifferente falla, in una città dove le scuole hanno chiuso alle 12, molti negozi hanno abbassato le serrande per la partita e 600 tra agenti, carabinieri e baschi verdi hanno controllato tutto quanto si muoveva sotto la voce tifosi. Ma, per il resto, va detto, essendone stati testimoni diretti, che la responsabilità di quanto accaduto nel dopo partita ricade esclusivamente sul gruppo genoano. Il bollettino finale è rattristante: un tifoso genoano arrestato (xx , 30 anni) dopo gli incidenti per avere aggredito con una sbarra di legno un agente poi finito allospedale con una spalla rotta, venti feriti (tra carabinieri e poliziotti), un pensionato colto da malore per avere inalato il gas dei lacrimogeni sul piazzale della stazione. A questo vanno aggiunti i danni provocati alla stazione e lungo la strada: vetrate rotte, macchinette obliteratrici divelte, un assalto al bar della stazione parzialmente sventato, estintori divelti con la colonnina dellantincendio di stazione. Ci sono stati anche tre extracomunitari, tifosi spezzini fermati in piazza Saint Bon dove hanno fatto tutto da soli: erano nelladiacente via Bixio blindata dalle forze dellordine e hanno tentato di sfondare il cordone dei carabinieri per rispondere al lancio di bengala che arrivavano dai bus che portavano i genoani in stazione. Lacrimogeni e fermo del terzetto. Fanno tutto da soli anche cinque tifosi spezzini che finiscono allospedale, ma per un eccesso di festa: caduti sulle gradinate durante la partita. Il più grave è un quarantenne che è volato nel settore dei distinti durante i festeggiamenti per il 2-0: per lui una frattura al femore e uno stato di shock. E pensare che la giornata era iniziata sotto i migliori auspici con la prevalenza degli sfottò tra le tifoserie e larrivo, certo blindato, ma senza problemi, dei tifosi genoani con i pullman e con quelli del treno. Qualche tensione alla partenza dalla stazione perché i 14 bus dellAtc erano stipati come scatole di sardine: larrivo allo stadio è stato sul filo dellinizio della partita, giusto per subire lonta dell1-0. Passava quasi inosservato il lancio di cinque razzi dalla curva Piscina verso i distinti affollati dagli spezzini. Poi il Triste, y solitario final rossoblù che smaltisce la delusione mentre gli 8 milaa bianconeri gioiscono e invitano i genoani a salutare la capolista. Ufficialmente lo Spezia è a meno due, ma se la Caf toglierà i 3 punti per lirrisolto caso Ghomsi sarà il Genoa ad andare a meno uno con il rischio play off dietro langolo. Eccolo uno dei motivi del mugugno e delle contestazioni della tifoseria rossoblù che esploderanno poi negli incidenti alla stazione. E pensare che cera stata anche molta autoironia: uno striscione con Mamma li barbari e una bandiera gialla, simbolo della quarantena, venivano sventolati per rispondere agli allarmi sui tifosi genoani espressi alla vigilia. Eppoi la follia finale. Dalla coda della colonna dei bus partono razzi in serie che piovono in piazza Saint Bon e via Bixio. Sulle forze dellordine e sul gruppetto di tifosi spezzini in via Bixio sui quali intervengono i carabinieri. Tensione, parapiglia. La testa della colonna dei bus arriva sul piazzale della stazione e una parte si ferma su via Paleocapa. A freddo partono gli incidenti. Una parte di tifosi va verso il treno fermo sul primo binario (allarrivo il convoglio era stato fermato sul terzo binario, circondato da due treni merci carichi di container sul quarto e quinto). Il drappello di carabinieri arretra e contrattacca mentre arriva il reparto mobile della polizia. Volano mattoni, pietre, pezzi di impalcatura, cazzuole, raffiche di razzi e petardi (ma non cerano stati i filtraggi di sicurezza?) sparati ad altezza duomo. Corpo a corpo, manganellate, danneggiamenti in stazione. Vola anche una cassetta del pronto soccorso presa da uno dei locali della stazione con relativo contenuto di di siringhe. Poco dopo le 18,30 il treno riparte, ma viene subito bloccato da qualcuno che tira la rapida: parte unaltra raffica di pietre e di razzi ad altezza duomo. Il Genoa e la società, più che la sconfitta sul campo devono preoccuparsi di cosa sta succedendo tra i propri tifosi o, almeno, in una parte non indifferente di essi. La giornata nera si conclude intorno alle 21,30 quando il treno speciale arriva a Brignole con unora e mezzo di ritardo, per un guasto sulla linea Genova-La Spezia. Fonte: il secolo xix Notizie correlate Genoa
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