NAPOLI - L’agitarsi dei senti­menti è turbinoso. Potete giu­rarci e scommetterci, si rico­mincerà con le file e i fedelis­simi non si arresteranno mica al primo cartello di chiusura battenti che capiterà di legge­re. A sei giorni dal super match Napoli-Genoa i numeri lievitano: cinquemila biglietti già venduti in prevendita, la corsa è partita, gli addetti al servizio sono coscienti del fat­to che si spelleranno le mani a furia di staccare tutti quei ta­gliandi. Napoli- Genoa, sem­pre lei. Fa scaldare i cuori, sprizzare l’entusiasmo e im­pennare l’acquisto dei bigliet­ti che di ora in ora si levano uno via l’altro.

L’ATTESA - Ma cosa bolle nel vulcano? La passione, sempli­ce. I napoletani son tutti in speranzosa attesa, vivranno il posticipo di lunedì prossimo da protagonisti veri e sulle tri­bune del S.Paolo si accalche­ranno almeno in cinquantami­la, forse anche più. Saranno pronti a giocarsi il nuovo futu­ro glorioso sul vento dell’eu­foria e col solito temperamen­to artistico, da inguaribili ro­manticoni quali sono. Diteci voi, chi è in grado di azzecca­re il pronostico finale? Nessu­no, ma proprio nessuno. Tutto è possibile.
I punti in palio saranno pe­santissimi (si affronteranno la seconda e la terza della Gran­de B), l’atmosfera assoluta­mente coinvolgente. Non c’è posticipo che Napoli non se lo goda, anche le stelle staranno a guardare col nasino all’in­giù. E sarà una settimana da vivere frenetica sino alla fine, ricca di impulsi ed emozioni, impossibile da queste parti la­sciarsela scorrere addosso quasi che niente fosse.

IL GEMELLAGGIO - Napoli-Ge­noa, rincontrarsi oggi, in serie B, una di fianco all’altra ( o quasi...), dopo molte avventu­re passate. Le due tifoserie si conoscono bene e si stimano, sono gemellate, c’è un patto di ferro, un rapporto nato nel lontano 1982 e cresciuto nel corso degli anni a seguire. Nessun rivolgimento calcisti­co è mai riuscito a incrinarlo. Era il 16 maggio dell’anno mondiale, 30ª e ultima giorna­ta del campionato di serie A, al S.Paolo si giocò Napoli-Ge­noa che finì 2- 2, gli azzurri non avevano più tanto da chie­dere a quel tempo, i genoani sì e anche moltissimo: sotto al Vesuvio si giocarono la per­manenza nell’Olimpo del cal­cio, strapparono un punto ai rivali e quella lunghezza gli permise di agguantare la sal­vezza alle spese del Milan: il pari mise al riparo i grifoni e fu il diavolo a sprofondare ne­gli inferi. Napoli- Genoa, un nuovo capitolo tante altre par­tite (giocate) e storie (vissute) dopo quella volta.

Fonte: SoloNapoli.com