Duemila tifosi della Lazio si sono ritrovati sabato mattina sotto la curva Nord dell’Olimpico per protestare contro il presidente Lotito. Domenica alle 15 la sfida chiave col Genoa, mentre la Roma è di scena a Marassi con la Samp, alle 20.45.

E' stato un sit-in di amore e contestazione in piazza Piero Dodi, davanti alla Curva Nord. C’è aria pesante, gli striscioni per oggi sono già pronti: Lotito vattene, Ballardini incompeten­te, Igle Tare tappetino... Il gua­io è che all’Olimpico scende il Genoa, bisognerebbe perciò pensare sopra tutto a fermare Criscito e Palladino, Juric e Mi­­lanetto, Sculli e Mesto. Ma l’am­biente appare triste e rassegna­to. Anzi, depresso.
«Io, in real­tà - confessa il conduttore di mille battaglie dalla sua tribuna di 'Goal di Notte' - mi sento come il Paso­lini disamorato. Disamorato, cioè, per troppo amore...». La pena, la rabbia, l’esasperazione hanno raggiunto livelli tali che, quasi quasi, molti di quelli in piazza vedrebbero bene la La­zio sconfitta anche oggi, pur di dare a Lotito il colpo di grazia. Masochismo puro.

Epperò, vuoi o non vuoi, la serie B in­combe e allora sì, servirebbe un esorcismo, un rito propizia­torio come il sale gettato sul prato la notte dell’ultimo derby da Maurizio Manzini, il team manager della squadra, proba­bilmente disamorato anche lui. Ma neppure il sale domenica scorsa ha funzionato, perchè ormai s’è stesa una cappa gra­ve, tremenda, sull’umore del popolo biancoceleste.

Fonte: roma.corriere.it