La polizia ha acquisito le immagini e le fotografie della rissa, tra le tifoserie di Spezia e Bologna, avvenuta mercoledì scorso a Castelrotto, località trentina sede del ritiro precampionato del club emiliano.

Gli investigatori della Digos spezzina, agli ordini del funzionario Gianluca Cariola, in queste ore stanno passando al setaccio il materiale sequestrato per provare a identificare i responsabili del tafferuglio, che ha provocato lo slittamento di qualche minuto del fischio di inizio del match amichevole poi vinto 2-1 dalle aquile allenate dal tecnico Nenad Bjelica. I due gruppi si sono presi a sprangate e bottigliate, mentre i carabinieri provavano a sedare la rissa.

Diversi tifosi hanno riportato ferite piuttosto gravi, tagli al capo e al labbro. Il regolamento di conti è avvenuto all’interno di una piccola aera giochi situata a fianco del manto erboso. Una zuffa che, certo, non rimarrà senza conseguenze. La questura della Spezia sarà in grado di inoltrare le prime denunce all’autorità giudiziaria già domani o, al massimo, nei primi giorni della prossima settimana.

Sembra che a innescare la rissa siano stati i tifosi bolognesi, che hanno raggiunto il centro sportivo di Castelrotto in netto anticipo. Pare che, in un primo momento, non volessero pagare il biglietto d’ingresso. Erano nervosi, pronti a reagire qualora fosse accaduto qualcosa di strano. Il pretesto sarebbe stato l’arrivo dei supporter della curva Ferrovia: gli ultrà bianchi sono stati accolti con cori e poi con il lancio di un paio di torce.

Insomma, ce n’era abbastanza per iniziare a darsele di santa ragione. Il problema, però, non saranno tanto occhi neri e i punti di sutura ma le conseguenze giudiziarie della mega rissa. Un fattaccio che ha avuto una risonanza mediatica enorme, finendo sulle cronache nazionali di tutti i principali quotidiani del Paese. Il filmato degli scontri è stato pubblicato anche su Youtube, dove in lontananza si nota la sagoma di Bjelica che ha provato senza riuscirci a calmare gli ultrà spezzini.

Insieme a lui sono intervenuti anche l’addetto agli arbitri Luca Maggiani e il team manager Nazario Pignotti. Il fattaccio si è verificato, poco dopo le 17, in concomitanza con il fischio di inizio della gara amichevole. «Gli incidenti in Bologna-Spezia? C'è da restare sconcertati. E tutto per un'amichevole estiva...». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha commentato gli scontri tra tifoserie, nell’amichevole fra emiliani e liguri disputata mercoledì in Trentino Alto Adige.

«Non ero così preparato da sapere che c’era una rivalità fra le due tifoserie - aggiunge il capo dello sport italiano, a margine dell’evento “Lo Sport, un faro del made in Italy”, che si è svolto all’interno del Foro Italico - ma probabilmente anche qualche dirigente di queste società ha sottovalutato la cosa, altrimenti non avrebbero organizzato».

La dirigenza dello Spezia, in realtà, non ha responsabilità nell’organizzazione logistica dell’evento, di cui si è occupato il club rossoblu. Nonostante ciò, l’amministratore del Bologna Fenucci al termine del match ha affermato di essersi confrontato con il club di via Sarzana. Una curiosità: sulla pagina Facebook ufficiale del club emiliano è stata pubblicata l’immagine di due bambini, uno con la maglia del Bologna e l'altro con una sciarpa tesa dello Spezia. «Questo è il calcio che vogliamo #WeAreOne», scrive lo staff rossoblu sul social network.