Dopo il divieto

I prefetti hanno deciso di lasciarli a casa. Gli ultrà invece si stanno già organizzando per invadere "pacificamente" Parma e Catania, le città che ospiteranno le partite clou del campionato. In sostanza, i tifosi dell'Inter e della Roma non se la sentono di stare con le braccia conserte, nonostante le forze dell'ordine abbiano deciso di tenerli fuori dai cancelli degli stadi. Una par condicio non richiesta, che ha l'amaro sapore della sconfitta per lo Stato di diritto, per i tifosi che da pacifici adoratori del dio pallone si sono trasformati in pericolosi ultrà, e per le società che non sono riuscite a isolare le frange più intransigenti dei loro fan.
I forum - Un beffa che sembra non preoccupare chi ha ormai deciso di fare di testa propria. Se sono resi conto un po' tutti, così la parola d'ordine più ascolta, quella dei Viking, ultras dell'Inter - "avanti nerazzurri, tutti a Parma. Per l'Inter, per il nostro diritto di esserci. Per la vittoria" - ha il sapore del tiro mancino per chi invece ha deliberato in modo differente. Adesso sarà interessante vedere come le forze dell'ordine riusciranno a tenere d'occhio le migliaia di tifosi che "invaderanno con le loro bandiere e con la loro passione" sportiva la città emiliana.
Gli ultrà - Nei forum, dove i tifosi possono "dialogare e offendersi in libertà", i sostenitori interisti assicurano che a Parma ci sarà "un'invasione assolutamente pacifica della città". Lo si è potuto leggere su un comunicato apparso sul sito della Curva Nord nerazzurra. "Sia chiaro - spiegano - che domenica, piaccia o no, ci sarà comunque un'invasione nerazzurra che sarà assolutamente pacifica e che la nostra voce, dentro o fuori dallo stadio, dovrà essere un boato!". "Non si può pensare - prosegue la curva nord - che 100 chilometri che separano Milano, l'Inter e soprattutto gli interisti dalla possibilità di vincere uno scudetto, possano rappresentare per qualcuno un ostacolo".
Il tam tam - Ormai è tutto un tam tam, lo dimostrano "la volontà diffusa ed accertata - si legge nel documento - dalle centinaia di mail che arrivano al nostro sito oltre che dalle centinaia di telefonata da ogni parte d'Italia, è di accogliere la squadra all'arrivo all'esterno dello stadio e, se proprio non ci sarà l'opportunità di assistere all'incontro, di attenderne l'uscita al termine dell'incontro. Per far questo non c'è decreto o divieto che tenga o possa arginare questo diffuso desiderio".
Il passaparola - Lo stesso discorso lo fanno gli ultrà giallorossi. "Ma noi vedremo di mescolarci ai sostenitori catanesi, non ci perderemmo la partita per niente al mondo", ha confessato una sostenitrice della Roma, intervistata da romanews.eu. Una scelta necessaria, perché i romanisti non potranno assistere alla sfida scudetto nemmeno dai maxischermi. "La scelta, che era nell'aria dopo le parole del sindaco Gianni Alemanno - si legge nel romanista.it - è stata ufficializzata dopo la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza avvenuta questa mattina in prefettura".

Fonte: sport.tiscali.it