incidenti brescia-catania, la colpa è di TRENITALIA?
20 Gennaio 2006 - letto 3393 volte
ROMA Per gli scontri tra i supporter del Catania e le forze dellordine potrebbero esservi anche responsabilità di Trenitalia per il coinvolgimento di tanti altri tifosi etnei che, pur non appartenendo alla categoria dei più facinorosi e con la sola intenzione di partecipare a un evento sportivo, non hanno potuto raggiungere lo stadio di Brescia. Lonorevole Filippo Drago (Udc) pone la questione ai ministri dellInterno e delle Infrastrutture e dei Trasporti con uninterrogazione parlamentare che, pur prendendo le dovute distanze dalle frange più facinorose, punta invece il dito sullodissea alla quale si sono sottoposti tutti coloro che stavano viaggiando solo per andare ad assistere a un incontro di calcio.
Resta ferma la condanna degli atti vandalici -precisa Drago- che si pongono in ogni caso fuori dalla legalità, ma daltro canto non dobbiamo nemmeno dimenticare che, per giungere in tempo utile, molte persone erano addirittura partite da Catania la sera prima; lIntercity 752 -aggiunge- ha subito numerose interruzioni, lultima delle quali attorno alle 14.15 a Guattatico, in provincia di Reggio Emilia, a pochi chilometri da Parma, per un presunto guasto che, sommato alle già numerose ore di ritardo accumulate dal convoglio sin dalla partenza, ha impedito a tutti di raggiungere lo stadio di Brescia.
Giunti a Parma alcuni tifosi hanno chiesto di proseguire in pullman il viaggio verso Brescia, ma non sarebbero stati trovati mezzi disponibili. La tensione è degenerata in atti di violenza, concedendo dunque terreno fertile ai più facinorosi.
Dopo averli fatti scendere dal treno diretto a Firenze, sul quale erano saliti per tornare in Sicilia -si legge nellinterrogazione- i tifosi del Catania sono stati invitati dalle forze dellordine a scendere e trasportati tutti in Questura per lidentificazione e il fotosegnalamento. Due supporter sono stati inizialmente trattenuti in stato di fermo e successivamente finiti in manette per detenzione di materiale esplosivo, gli altri sono stati identificati e posti in condizione di ripartire per la Sicilia solo all1,45 di notte. Un giovane, una volta giunto a Catania, ha sostenuto di fronte alla stampa di avere assistito sul treno, alla stazione di Parma, a scene di aggressione, mentre un altro tifoso del Calcio Catania è stato invece ricoverato nellospedale Cannizzaro del capoluogo etneo per un trauma inguinale riportato durante i disordini di Parma.
La stessa Trenitalia -sostiene Drago- ricostruendo quanto avvenuto avrebbe ammesso che il vagone era partito con forte ritardo, confermando quindi, seppure indirettamente, anche gravi lacune organizzative in previsione della notevole affluenza sullIntercity 752, non predisponendo inoltre nemmeno un adeguato numero di carrozze. Sul guasto del treno avvenuto poco prima della stazione di Parma -prosegue- a nulla sono valse le numerose richieste rivolte a Trenitalia e alle autorità locali per approntare un servizio di pullman che, in riparazione del disservizio ferroviario, avrebbero potuto condurre i tifosi nello stadio bresciano in tempo utile. Intanto -conclude Drago- anche le persone per bene non hanno potuto né assistere alla partita, nè beneficiare di un rimborso delle spese dei biglietti del treno e dellingresso allo stadio o di un indennizzo per i danni sofferti. Si è inoltre appreso come alcuni tifosi del Calcio Catania, una volta rientrati in Sicilia dopo questa lunghissima odissea, hanno fatto ricorso a particolari cure mediche, dovute all aggressione da parte dei funzionari della Polizia di Stato: inequivocabile il referto, per tutti dai 3 ai 5 giorni di prognosi.
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