Per Franco Carraro, presidenza a rischio
Convocato il consiglio straordinario della Figc
di FULVIO BIANCHI

ROMA - Franco Carraro, l'indistruttibile, stavolta rischia grosso: addirittura la poltrona di presidente della Federcalcio. Il caso Catania gli sta rovinando l'estate: è partita, male, la Figc, tra Caf e Corte Federale che ne hanno combinate di tutti i colori. Poi, a complicare ancora più le cose sono intervenuti i politici e i giudici, minando l'autonomia dello sport. Il sindaco di Catania, Scapagnini- che è di Forza Italia, ed è stato anche medico di Berlusconi- si è dato molto da fare per fare riammettere il cub di Gaucci in serie B. Poi An e Udc hanno sparato a zero contro Carraro e vorrebbero tanto che si dimettesse. I tribunali siciliani hanno dato torto alla Figc, che ha tentato invano di portare i processi a Roma e adesso, preoccupatissima, ha addirittura convocato un consiglio federale straordinario per mercoledì.

Il caso è sempre più complicato, e il Catania ha davvero buone speranze di essere ripescato. Il Tar di Catania ha nominato per la seconda volta Mario Pescante, sottosegretario con delega per lo sport, commissario ad acta della Figc e della Lega Calcio: Pescante che è stato presidente del Coni e si è battuto sempre per l'autonomia dello sport (guarda un po' com'è strana la vita...), adesso dovrà fare rispettare l'ordinanza di sospensione della decisione della Corte federale che aveva annullato il verdetto della Caf, favorevole al Siena. Pescante ha spiegato: " Il mio ruolo è quello di aver ricevuto delega per ottemperare ad un obbligo sancito dalla giustizia amministrativa. La sentenza è esecutiva e va rispettata. Tutto quello che è avvenuto, la contraddittorietà, la lentezza della questione e delle decisioni, tutto questo non fa bene alla giustizia sportiva. Io credo che il discorso della giustizia sportiva debba essere adeguato ai problemi delle società di oggi. Ci vorrebbe un organo superiore. La vicenda si è conclusa così, ma sarebbe bello che l'ultima parola venisse messa dal mondo dello sport". Pescante non si tirerà indietro: aadesso è a Praga, al congresso del Cio ma venerdì si farà vivo con la Federcalcio. Tra l'altro, in base al dispositivo del provvedimento è possibile "l'intervento della forza pubblica per superare opposizioni materiali all'esecuzione cautelare". Inoltre, Carraro, se continuerà ad opporsi rischia, addirittira la denuncia penale. Il n.1 del calcio sta sempre più pensando di mollare.

Nei giorni scorsi, sulla vicenda, il più duro è stato Luciano Gaucci, patron del Catania che ha attaccato Carraro con insulti davvero esagerati. Il n. 1 della Figc non lo querelerà, ma si agura che sia Gaucci a portarlo in tribuna. "Finirà che il Catania giocherà in Serie B, che sarebbe giusto che si disputasse a 20 squadre- ha detto ieri Gaucci- Pescante è un uomo d'onore, di governo e di sport, farà rispettare le regole". Ma come finirà? Carraro non si arrende: non accetta una serie B a 21 squadre imposta dai magistrati, ed è pronto a dimettersi insieme a tutto il consiglio federale. Anche perché con una B a 21 ci sarebbero cinque retrocessioni (e non quattro) e la sicurezza che molti altri club ricorrerebbero al Tar. Un caso, insomma, dal quale non è facile uscirne senza rimetterci la faccia e magari anche la poltrona.

(30 giugno 2003)

Fonte: repubblica.it