ROMA - Domani giornata frenetica a Roma per il caso Catania. Alle 14, invece che alle 16, ci sarà la riunione informale dei membri della Giunta e del Consiglio Nazionale del Coni. Al termine il presidente del Comitato Olimpico raggiungerà i massimi rappresentanti di Federcalcio e Lega, rispettivamente Franco Carraro e Adriano Galliani, al ministero dove ad attenderli ci sarà il ministro Giuliano Urbani (ore 16.30).

Nel summit si cercherà di risolvere la situazione, magari con un decreto che permetta di coprire l'eccezionalità del caso allargando la B a 24 squadre, quindi si troverà una soluzione per impedire che in futuro si registri un nuovo caso Catania.

Intanto i legali del Codacons Sicilia hanno presentato oggi un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, chiedendo di accertare eventuali reati come abuso d'ufficio, omissione d'atti di ufficio e inosservanza dei provvedimenti d'autorità nei confronti di componenti della Figc e della Caf.

La decisione è stata presa a causa delle continue segnalazioni al Codacons da parte dei tifosi inferociti del Catania. «E' stato possibile riscontrare nell'ingarbugliata vicenda - dice Isabella Altana, dell'ufficio legale penale del Codacons Sicilia - una certa arbitrarietà e forse una volontà di danneggiare la squadra abusando dei poteri inerenti la specifica funzione. In tal senso vanno interpretati i pronunciamenti contrari agli interessi del Catania Calcio, adottati senza riscontro alcuno nelle norme di legge o regolamentari».

Da qui il ricorso all'autorità giudiziaria: «Deve essere quindi la magistratura - conclude Altana - a indagare e fare chiarezza stabilendo se è stato messo in piedi un meccanismo persecutorio ovvero se tutto può essere ricondotto a un normale sviluppo delle controversie in ambito calcistico».

Fonte: lasicilia.it