“La squadra deve essere incitata dai tifosi. Una frangia di questi si sacrifica economicamente anche nelle trasferte più lontane ed a loro va tutto il mio ringraziamento. Ma è un numero molto limitato. La stragrande maggioranza degli aversani più che essere tifosi sono ‘opinionisti’”. Dopo l’immeritata sconfitta interna contro il Brindisi il presidente dell’A.S.-D. Normanna Giovanni Spezzaferri si rivolge a quella parte dei tifosi che domenica non hanno mostrato calore verso la compagine granata “Non ho nulla da rimproverare ai calciatori. Hanno dato il massimo per recuperare il gol di svantaggio. Mi rivolgo a quei tifosi - continua il massimo dirigente normanno - che un momento delicato per la squadra invece di incitarla, la criticano. A loro dico che le critiche possono essere costruttive se arrivano al momento e nei posti opportuni. Si deve essere tutti uniti nel raggiungimento dell’obiettivo e certo fischiare e criticare i giocatori, soprattutto i più giovani, non ha aiutato la squadra, che comunque ha dato il cento per cento. Ad Aversa non ci sono dei buongustai del calcio, perché il calcio non è mai stato di alto livello, tranne per una breve parentesi di venti anni fa. Abbiamo bisogno di tutti per crescere, ma le critiche devono essere costruttive e soprattutto non dovrebbero avvenire durante la partita, quando bisogna incitare la squadra, maggiormente nelle fasi più difficili. Il nostro progetto di portare il calcio professionistico – continua Spezzaferri - è molto ambizioso e difficile. Non si può raggiungere in tempi rapidi. C’è bisogno di far crescere la mentalità e l’organizzazione dei tifosi, di realizzare strutture idonee ad ospitare eventi importanti. La diretta su Rai Sat del match contro la Sibilla Cuma e l’organizzazione da parte nostra, insieme al Comune, della partita valida per la qualificazione ai mondiali femminili fra Italia e Grecia, in programma a marzo, vanno in questa direzione. Quindi accetteremo qualsiasi proposta positiva da parte dei tifosi. Incontriamoci, collegatevi sul nostro sito, così da poter sviluppare il calcio ad Aversa. C’è bisogno dell’apporto dei tifosi – conclude il presidente - anche nelle piccole cose. Molti non pagano il biglietto. Iniziamo da questo”.

Fonte: casertanews - casertanews.it