Brescia, mazzata sui tifosi: no Spezia e chiusa la Nord
30 Aprile 2015 - letto 1382 volte
Nemmeno il tempo di assaporare il ritorno alla vittoria, il 3-0 al Vicenza, uno squarcio di luce su un campionato difficilissimo, e il Brescia deve fare i conti con un provvedimento pesante, che colpisce la sua tifoseria nel momento-clou della stagione.
L'Osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive ha deciso di vietare ai tifosi del Brescia la trasferta di sabato a La Spezia, dopo l'aggressione ai pullman di tifosi del Vicenza nella tarda serata di martedì e di chiudere la Curva Nord nella partita in casa con il Catania, il 9 maggio.
In serata, però, la decisione definitiva è stata rinviata al Casms, acronimo di Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive che si riunirà questa mattina. Al momento, però, allo stadio «Picco» il Brescia non avrà sostegno.
Dopo i fatti di domenica nel derby di Torino, c'è stato un deciso giro di vite contro la violenza negli stadi, anche se a Brescia il ferimento del giovane tifoso del Vicenza è avvenuto lontano dal «Rigamonti», in via Monte Lungo, all'altezza della caserma Papa, sulla strada che porta alla tangenziale. Ieri l'Osservatorio ha disposto il divieto di trasferta ai tifosi juventini per Sampdoria-Juve di sabato 2 e lo stadio chiuso ai non abbonati per Torino-Empoli.
IL PROVVEDIMENTO nei confronti della tifoseria bianconera è stato preso per il comportamento dei supporter juventini prima e durante il derby con il Torino, con tentativi di aggressione con la tifoseria rivale e il reiterato utilizzo di materiale esplosivo pericoloso all'interno dello stadio, diverso da quello della «bomba carta» ancora oggetto di approfondimenti da parte degli inquirenti.
Provvedimento anche nei confronti dei tifosi granata per l'aggressione ai tifosi della Juve e al pullman bianconero. Per loro è stata decisa la chiusura dello stadio Olimpico di Torino per la gara con l'Empoli, con accesso consentito ai soli abbonati ed acquisto dei tagliandi per il settore ospiti ai soli possessori della tessera del tifoso dell'Empoli.
Per quanto riguarda il Brescia, punizione doppia. E le tifoseria è compatta nel denunciarne l'iniquità: «Una decisione ingiusta - dice Diego Piccinelli, portavoce del gruppo ultras 1911 - e per me lo è se chiudono qualsiasi curva, che sia di tifosi bresciani, atalantini o napoletani. Non entriamo nel merito dell'assalto al pullman dei tifosi del Vicenza. Chi ha sbagliato deve pagare, ma perchè devono essere discriminati coloro che non c'entano niente?».
E ANCORA: «La responsabilità è sempre personale e gli ultimi ricorsi vinti lo dimostrano, come è successo per i bresciani che stavano andando a Perugia e per noi che stavamo raggiungendo La Spezia. Il problema è che, così, si svuotano gli stadi e soprattutto le famiglie, che disertano non per paura della violenza ma perchè ormai andare allo stadio, acquistare un biglietto è diventata un'impresa», conclude Piccinelli.
Il portavoce della Curva Nord, è sicuro: «Ormai sembra che a tartassare Brescia ci si prenda gusto, tanto calcisticamente non conta niente. È la prima volta che si prendono provvedimenti così pesanti nei confronti di una tifoseria per fatti accaduti lontano dallo stadio. Le decisioni su Juve e Toro riguardano episodi avvenuti dentro l'impianto. Da noi invece no. E per 30-40 che hanno partecipato all'agguato, pagano i 4.000 abbonati della Curva Nord Brescia che non c'entrano niente».
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