Brescia: facciamo un po' di chiarezza
08 Settembre 2001 - letto 11909 volte Noi tifosi del Brescia non amiamo le luci dei riflettori. Malgrado ciò qualcuno ce le ha puntate contro. Ci sentiamo quindi in dovere e soprattutto in diritto di difenderci dalle accuse che ci sono state rivolte. Dietro il nome "BRESCIA 1911" si riconoscono i seguenti gruppi della Curva Nord: "Vecchia Guardia" "Casazza" "Villaggio Sereno" "Ultras Borgo Trento" "Pontevico" "Ponte di Legno" "Irriducibili Saiano" "Indians Leno" "Intramontabili Lumezzane" "Nucleo Cortefranca" "Borsadol" "Castel" "Villanuova" "Concesio" "Erotica Bagnolo" "Nave" "Botticino" "Pontoglio" "Adro" "Orzivecchi" "Rezzato" "San Paolo" "Caionvico" "Settore Caldo Ospitaletto" "Mazzano" "Molinetto" "Bovezzo" "Muppet Malegno" "Boaren Vobarno" "Desenzano Irriducibile" "Calcinato" "Bedizzole" Questo "sodalizio" nasce tre anni fa, dopo che il gruppo "Ultras Brescia" si scioglie ed in Curva regna il caos. L'amore per il Brescia, la nostra passione, il fatto di essere tifosi della Leonessa e la consapevolezza di appartenere ad una delle Curve storiche del panorama calcistico italiano, ci spingevano a riunire i restanti gruppi della Nord per riportare quel tifo e quel calore che in quel momento mancavano, al solo scopo di aiutare il più possibile la Leonessa.Alla base di questa unione ci sono soltanto l'amicizia, il rispetto ed un grande amore per il Brescia, non c'è alcuno scopo utilitaristico o, peggio ancora, economico.Non facciamo della droga la nostra bandiera e spingiamo i ragazzi a non farne uso.Organizziamo spesso manifestazioni e sottoscrizioni a scopo benefico ("Progetto Tanzania", "AISM" e "Telefono Azzurro-Rosa").Pur rispettando ogni opinione ed idea politica, non abbiamo mai fatto comizi. Siamo profondamente apolitici.Ci siamo sempre battuti contro gli atti vandalici, tanto vero che i treni nelle ultime due stagioni non sono più stati danneggiati.Il nostro è un gruppo con una precisa organizzazione, dove ognuno ha il proprio compito: c'è un coordinatore, c'è chi si occupa del materiale (sciarpe e magliette), chi della distribuzione dei volantini, chi della cassa, chi di organizzare le trasferte (ricerca dei pullman, organizzazione dei treni, ecc.), chi tiene i rapporti con la società Brescia Calcio, chi con la stampa. Ognuna di queste persone gode della fiducia di tutti gli altri ed agisce nella più totale trasparenza. Amareggiati dalle equivoche dichiarazioni del presidente Gino Corioni e dai contenuti espressi nella sua lettera alla Città, nonché dalle affermazioni attribuite all'allenatore Carlo Mazzone (sempre che lui le confermi) ci sentiamo in diritto di precisare quanto segue: 1. Non abbiamo mai promesso a nessuno di togliere lo striscione contestato. 2. Milva Cerveni non è mai stata una nostra rappresentante. 3. Diego Piccinelli non ha mai incontrato il presidente del Brescia, Gino Corioni, o qualunque altro dirigente della società da solo od accompagnato solamente da Milva Cerveni. 4. Diego Piccinelli, quando ha incontrato il presidente Corioni o altri dirigenti del Brescia Calcio è sempre stato accompagnato da altri rappresentanti della Curva Nord. 5. Da oltre un anno i rapporti con l'incaricato del Brescia Calcio, Sig. Fabio Corioni, non li teneva Diego Piccinelli, ma un altro rappresentante della Curva. 6. La Società Brescia Calcio ci aveva proposto di vendere i propri gadgets, ma noi abbiamo rifiutato perché non vogliamo essere considerati ultras di professione. 7. L'incontro avvenuto tra la società Brescia Calcio ed i nostri rappresentanti in data 14.08.2001 è stato richiesto dal presidente Gino Corioni che, tramite il direttore sportivo Mauro Pederzoli, ha contattato direttamente uno di essi. 8. L'incontro di cui al punto 7 è stato accettato previa consultazione fra tutti i gruppi della Nord. 9. Nessuno di coloro che vi ha partecipato aveva potere decisionale (solo la maggioranza decide). 10. Le agevolazioni che menziona il presidente Corioni sono state proposte, stilate e scritte di suo pugno. 11. Preso atto di tutto questo i nostri rappresentanti hanno riportato il contenuto del manoscritto agli altri rappresentanti della Curva e, dopo una breve consultazione, si è deciso di rifiutare l'offerta del presidente Corioni, in quanto il nostro scopo non era quello di guadagnare alle spalle della società, bensì quello di far ridurre il più possibile il costo dell'abbonamento di Curva Nord, permettendo quindi un risparmio a tutti i tifosi di quel settore. 12. Dopo il nostro rifiuto sono iniziate una serie di azioni penalizzanti nei nostri confronti da parte del Brescia calcio: lo sfratto dal magazzino, all'interno dello stadio, che da 30 anni era utilizzato dai tifosi della Curva per custodire materiale coreografico; il divieto di fare prevendita (che viene utilizzata per pagare le coreografie); il divieto di fare abbonamenti, ed altre piccole cose. 13. Dopo una riunione di tutti i gruppi della Curva (avvenuta lunedì 20.08.2001), con il consenso unanime di tutti i loro rappresentanti, si è deciso di protestare nella pur importantissima partita con il PSG. Nessuna contestazione, bensì un silenzio, condiviso da 10.000 tifosi (tanta era la gente in Curva martedì sera) durato 20 minuti e al termine del quale (chi era allo stadio può confermare) la Curva si è fatta sentire a gran voce: uno dei primi cori (sicuramente il più potente e caloroso) è stato per Carletto Mazzone che, con nostro piacere, ci ha ringraziati con un cenno della mano. Il nostro tifo, incessante, è continuato fin oltre il termine della gara nonostante l'eliminazione dalla Coppa UEFA. 14. Unica nota negativa la "torciata" (coreografia spontanea e consueta nelle partite notturne), che ha ritardato di qualche minuto l'inizio del II° tempo; questo a causa del vento che spingeva il fumo delle torce verso il terreno di gioco (cosa che solitamente non succede). 15. L'indomani, con stupore, abbiamo appreso delle dimissioni del tecnico e, con altrettanto stupore, abbiamo accolto le motivazioni del gesto, con conseguente diffamazione di un nostro rappresentante e di chi aveva avuto l'incarico, per conto del Brescia Calcio, di tenere i rapporti con i tifosi Questi i fatti che ci inducono a respingere completamente le accuse mosse dal presidente Corioni, dando la nostra solidarietà a chi è stato colpito. Per non prestare ulteriormente il fianco ad altri attacchi immotivati e gratuiti, il gruppo "BRESCIA 1911 CURVA NORD" ha quindi deciso di sospendere qualsiasi forma di protesta e di attività, prendendosi una pausa di riflessione. I RAGAZZI DELLA CURVA NORD ultras1911@brescia1911curvanord.com Ringraziamo tutti i gruppi, non solo i gemellati, per la solidarietà espressa. Notizie correlate Brescia
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