A fronte di uno dei momenti più bassi della storia quasi centenaria dell’AC Prato 1908, la Curva Ferrovia non molla la lotta contro la gestione Toccafondi, che ha avuto la sola capacità di allontanare e confinare nell’anonimato la passione che i Pratesi vivevano per questa squadra. Non vi staremo a spiegare i danni che Andrea Toccafondi hanno fatto nei suoi 27 anni di presidenza. Sono cose già dette e ridette.
Per dire basta a questa mattanza annuale che il nostro Prato subisce, è stata organizzata l’ennesima forma di protesta che richiami tutti coloro che i colori biancazzurri li hanno ben saldi dentro di loro.
Ovviamente sono invitati anche tutti coloro che esclusivamente nel periodo elettorale, nella primavera 2004, si sono interessati alle sorti del Prato con atteggiamenti propagandistici e di facile visibilità, ci riferiamo a politici di ogni colore e industriali. Sarebbe la dimostrazione che non sono solo parole, ma soprattutto dimostrerebbero di essere degli uomini.

Inutile nascondersi dietro una contestazione silenziosa, per una domenica chiediamo a tutti i Pratesi di riprendere la sciarpa e mettersi al nostro fianco nella lotta, che nel bene e soprattutto nel male portiamo avanti da soli, per avere una società e una squadra che ci faccia tornare in massa sugli spalti ed avere gioie finora solo sognate.
Ricordate che la è la tifoseria a fare la squadra e non è la squadra che fa la tifoseria.

Domenica 26 Febbraio 2006 Giornata Anti-Toccafondi, per Prato-Cavese.

· Ritrovo alla Sacra Famiglia alle ore 13.15.
· Corteo dal ritrovo fin sotto la tribuna centrale dove contesteremo fino al ’15 minuto del primo tempo.
· Dal ’15, entreremo nello stadio dove continueremo ad oltranza la contestazione verso la società per tutta la partita.

Volevamo ricordare che la squadra non riceverà nessun incitamento, a dimostrazione che della partita non ce ne frega niente, ma che il nostro unico obiettivo è sempre e solo uno. Toccafondi Vattene.

Per l’orgoglio, l’amore e la passione che viviamo per l’AC Prato, Esserci!!

Fonte: La Nazione